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La Cgil scende in piazza contro l’autonomia differenziata

“L’ultimo scippo che intende perpetrare il ministro Calderoli al Mezzogiorno è destinare ai Lep (Livelli essenziali delle prestazioni) il Fondo di sviluppo e coesione. Sono risorse del Sud che si vorrebbe spalmare su tutto il Paese, utilizzando peraltro impropriamente fondi strutturali per la spesa corrente”. E’ questa la base della manifestazione regionale organizzata da Cgil e Uil Sicilia, Legacoop, Anpi, Ali Autonomie, Arci, Uisp per sabato 15 aprile, a Caltanissetta.

La Cgil ribadisce che “si tratta di un provvedimento che isolerà ancora di più la Sicilia, allontanandola dal resto del Paese e dall’Europa. Diritti fondamentali come quello alla salute, all’istruzione, alla mobilità rischiano di essere pesantemente compromessi”.

A fare sentire la voce del dissenso siracusano sarà una folta delegazione che dalla città di Archimede si muoverà alla volta di Caltanissetta, con in testa il segretario generale della Cgil provinciale, Roberto Alosi. “Proprio sanità e istruzione, nonché mobilità,  sono temi già segnati da gap notevoli, come mostrano i numeri – per portare un esempio – della migrazione sanitaria per cure, argomento per il quale ci battiamo da anni”. Dalla Cgil regionale fanno sapere che per la mobilità sanitaria in Sicilia si spendono ogni anno  250 milioni, che finiscono nelle casse delle strutture sanitarie del Nord. “Curarsi sarà sempre più un privilegio dei più abbienti. L’autonomia differenziata è un attacco all’unitarietà dei diritti sociali e accrescerà i divari territoriali, mentre l’Ue con il Pnrr dà indicazione di colmare i profondi divari già esistenti tra le diverse aree geografiche”.

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