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In merito alle “esternazioni” dell’on. Vinciullo e dell’on. Cirone sull’operato del Commissario della Provincia di Siracusa, lo stesso Ortello precisa che ha rivestito il grado di colonnello della Guardia di Finanza; le argomentazioni dei deputati intervenuti nella polemica sulla sua incompatibilità a proseguire nell’incarico, contrasta con la Legge Regionale pubblicata nella GURS del 10 ottobre scorso, con la quale l’ARS ha stabilito quali sono le ragioni di incompatibilità e di ineleggibilità degli Amministratori dei Liberi Consorzi, stabilendo che queste ragioni sono le stesse già previste per i Presidenti e gli Assessori delle ex Province, laddove non esiste nessuna limitazione alla condizione di essere in quiescenza.
“L’eventuale “non proroga” del mio incarico sarebbe riconducibile all’applicazione di una norma nazionale che la Regione Sicilia dovrebbe recepire e quindi riguarderebbe anche tutti gli altri Commissari Straordinari delle altre Province siciliane già in posizione di quiescenza (mi sembrano siano 4). Quindi parlare di incompatibilità o addirittura di ipotesi di reato in caso di mia riconferma appare farneticante e paradossale in quanto ai sensi della norma sopra citata tutti gli attuali Commissari Straordinari, compreso io, titolari di reddito da pensione potrebbero essere riconfermati qualora accettassero l’incarico gratuitamente”.
Ortello ha poi spiegato che questo ruolo lo ricopre con passione “ed il determinante apporto di gran parte dei dipendenti della Provincia Regionale di Siracusa, con impegno e nell’interesse dell’Ente e della sua comunità, in un momento di gravissima difficoltà economico-finanziaria, più volte da me esternata, e nonostante l’indifferenza di buona parte dei politici del territorio.
E pur in questo clima, ho cercato di restituire all’Ente provinciale la sua dignità, come anche ai suoi lavoratori, garantendo, per quanto possibile, i servizi necessari alla comunità, gli stipendi del personale dipendente e impegnandomi a fare ripartire l’Amministrazione, anche con la previsione di tagli a canoni di locazione che mai come in questo momento si rendono necessari e che verosimilmente urtano i legittimi interessi economici non solo dei locatari ma forse anche dei loro referenti”.
“Da uomo delle istituzioni – continua il commissario della Provincia – accetterò comunque serenamente le decisioni che riguarderanno l’incarico affidatomi nella consapevolezza di averlo onorato sempre con il massimo impegno, con professionalità, serietà e trasparenza, senza lasciarmi condizionare da fattori e situazioni contingenti interni ed esterni che potessero in qualche modo minare la mia serenità di giudizio nelle difficili scelte da operare quotidianamente”.
