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L’Ortigia in campionato sfida la matricola Roma Vis Nova

L’Ortigia è al lavoro per preparare il primo impegno di una settimana molto importante. Domani, pomeriggio, alle 15, alla piscina “Paolo Caldarella” di Siracusa, i biancoverdi sfideranno la matricola Roma Vis Nova, nell’anticipo del dodicesimo e penultimo turno del campionato di Serie A1. Una partita in cui il pronostico è tutto a favore dei ragazzi di Piccardo, ma che bisognerà affrontare con la massima grinta e senza cali di tensione. Questo perché si tratta di una gara importante per provare a scalare un’altra posizione in classifica, ma anche perché giocare bene servirebbe ad arrivare al meglio alla sfida di Euro Cup, prevista sabato pomeriggio a Kotor, in Montenegro, contro il Primorac, ultima chiamata per provare a giocarsi le poche chance di qualificazione. Servirà un’impresa sportiva che sembra quasi impossibile, ma è sempre meglio affrontarla con fiducia e dopo una prova convincente. Intanto bisogna pensare però al campionato. Piccardo sta lavorando molto sui meccanismi difensivi, riguardo ai quali, al momento, la squadra mostra di avere qualche limite. La partita contro la Roma Vis Nova permetterà quindi di mettere in pratica quanto preparato dall’allenatore ligure. I romani, guidati da Alessandro Calcaterra, sono un mix di gioventù ed esperienza, al momento sono penultimi in classifica ma in piena corsa per la salvezza, essendo riusciti a muovere la classifica con cinque punti. Sulla carta, l’Ortigia è favorita, ma proprio per questo, vietato distrarsi.

Alla vigilia, parla il difensore Giorgio La Rosa, il quale invita a non prendere sottogamba il match di domani: “Questa partita non va assolutamente sottovalutata, anche perché giochiamo contro una formazione che, a mio avviso, ha raccolto meno punti di quelli che meritava. Una formazione organizzata, che gioca molto bene a pallanuoto, dotata anche di buone individualità. Loro verranno qui per giocare a viso aperto e senza nulla da perdere. Per quanto ci riguarda, avremo bisogno di massima attenzione e massima concentrazione, ciascuno di noi dovrà mettere a disposizione del gruppo quell’umiltà che ci ha contraddistinto nelle vittorie ottenute, evitando la presunzione che ci ha invece condannato nelle sconfitte”.

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