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Malattie da amianto, Ona in audizione in commissione

 Il tragico bilancio di patologie asbesto correlate in Sicilia (1.400 casi di mesotelioma; 3.000 casi di  tumore al polmone; 2.000 tumori delle vie aeree e del tratto gastro-intestinale con altrettanti  decessi  e migliaia di altre patologie gravemente invalidanti) ha portato l’Osservatorio Nazionale  sull’Amianto  ad una energica mobilitazione in tutta l’isola.

La manifestazione avanti la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana nello scorso mese di settembre ha costituito il momento di presa di coscienza da parte dell’amministrazione regionale della necessità di affrontare e risolvere questo problema con le bonifiche, la sorveglianza sanitaria, le migliori terapie e con i risarcimenti ed i prepensionamenti anche per coloro che ancora non si sono ammalati.

La Regione Sicilia ha quindi fissato per il prossimo 17 novembre 2015 a partire dalle ore 12,00, le commissioni congiunte VI Commissione Servizi Sociali e Sanitari e la IV Commissione Ambiente e Territorio, in presenza del Presidente della Regione On. Rosario Crocetta e di tutti gli assessori e responsabili regionali dell’INAIL, dell’INPS e dell’ARPA, con la relazione dell’Avv. Ezio Bonanni che verrà audito in rappresentanza delle vittime dell’amianto e dei loro famigliari, al fine di poter adottare i necessari provvedimenti.

La delegazione dell’ONA Onlus sarà composta oltre che dall’Avv. Ezio Bonanni, dal Coord. Regionale Calogero Vicario, dall’Avv. Maria Calderone (coord. ONA Messina), Salvatore Granvillano (Coord. ONA Caltanissetta) e dall’Avv. Alessandro Scuderi (ONA Siracusa)

L’Osservatorio Nazionale sull’Amianto ha già richiesto:

1. Istituzione, presso l’Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, del Registro Regionale dei lavoratori esposti all’amianto, cosi come è previsto all’Art. 5 comma 9.

Istituzione, presso l’Ospedale “E. Muscatello” di Augusta del Centro di riferimento regionale per la cura e la diagnosi, anche precoce, delle patologie derivanti dall’amianto cosi come è previsto all’Art. 8 comma 1.

 2. Riconoscimento delle maggiorazioni contributive per esposizione qualificata ad amiantodei lavoratori siciliani operanti dentro i siti ad alto rischio ambientale e/o dei lavoratori siciliani con esposizione qualificata perché possano andare in prepensionamento e coloro che sono già in quiescenza ottenere la rivalutazione delle loro prestazioni.

3. Atti di indirizzo “equipollenti” sull’amianto in Sicilia, in forza dell’art. 1 commi 20, 21 e 22 Legge 247/2007, e della Sentenza TAR Lazio n. 5750/09, nella quale si fa riferimento ai lavoratori esposti all’amianto residenti e che hanno svolto attività lavorativa in siti ubicati nelle regioni a statuto speciale, per le quali all’atto di indirizzo ministeriale viene a sostituirsi, o sono equiparati analoghi od equipollenti atti certificativi, emessi dagli enti e/o uffici regionali.

4. Stanziamento fondi europei statali e regionali per fini di risarcimento danni per morti e malati per esposizione ad amianto in Sicilia.

 5. Protocolli di intesa e organismi permanenti dotati di competenze qualificate che producano una legislazione coerente e strumenti politici ed economici a partire anche dalle leggi di bilancio atti a tutelare i diritti dei lavoratori e dei cittadini esposti  e dei lavoratori e cittadini morti e malati per amianto per costruire una nuova giustizia sociale che preserva i diritti degli stessi contro ogni disuguaglianza e sperequazione (art. 3 Costituzione) a tutela del diritto al lavoro (art. 1 Costituzione), oltre che con INPS ed INAIL e le rispettive avvocature, per evitare ogni differenza di interpretazione ed applicazione delle norme nell’Isola e soprattutto rispetto alla giurisprudenza vigente nel resto d’Italia (che vede penalizzati i lavoratori siciliani, con grave ed ingiustificata disparità di trattamento, per la quale in passato abbiamo ricorso in sede europea e comunitaria – con azione sostenuta anche dall’allora parlamentare europeo On. Rosario Crocetta, attuale presidente della Regione).

6. Promozione di ogni strumento politico che realizzi il lavoro quale presupposto per fruire dei diritti inviolabili della persona umana, (art. 2 Costituzione) promozione dello sviluppo sostenibile della sicurezza della libertà e dignità umana, promozione della tutela all’ambiente, promozione  diritto alla salute, alla vita e alla sicurezza sul lavoro, promozione dei diritti di maggiorazione contributiva per amianto nel rispetto del principio della Solidarietà Sociale che è principio sovraordinato ad ogni legislazione e ad ogni forma giurisdizionale. Si esige rispetto dei doveri collettivi da patto sociale che gravano anche sullo Stato e sugli Enti pubblici derivati, sorti per Contratto Sociale nei confronti dei lavoratori contraenti deboli e dei cittadini esposti

7. Adempimento degli obblighi costituzionali: diritto al lavoro, diritto ambiente salubre, diritto alla salute e alla vita, diritti patrimoniali ai benefici amianto, diritto al risarcimento dei danni per amianto alle vittime di amianto ed ai loro eredi, diritto alla prevenzione, sicurezza sanità nel posto di lavoro e alla protezione e corretta informazione sui rischi

8. Adempimento degli obblighi giuridici sopra indicati scaturenti da Cedu, Convenzione Europea, Costituzione ed anche di ogni più umano senso di giustizia e di Pietà. Finalmente, le istituzioni siciliane sembrano essersi risvegliate dal loro torpore per ascoltare le ragioni delle vittime dell’amianto e dei loro familiari, a migliaia nell’isola, un tempo conosciuta come il granaio dell’impero romano e trasformata in cimitero dalla moderna civiltà e soprattutto dalla dette di profitto. Le istituzioni regionali si sono impegnate ad istituire un tavolo per mettere a punto un protocollo attraverso il quale permettere l’emanazione di atti di indirizzo per i benefici contributivi per il prepensionamento, con l’aumento contributivo fino al 2003; pensionamento dei lavoratori affetti da malattie asbesto-correlate, anche nel caso in cui non raggiungessero l’età pensionabile stabilita dalla Ministra Fornero a quasi 70 anni, incurante delle diverse situazione e dei lavori usuranti; salvaguardia degli esodati, ancora numerosi; salite nei luoghi di lavoro attraverso la sorveglianza sanitaria e le bonifiche.

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