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Noto, gare in vista per progetti riservati alle Cooperative Sociali di tipo B

Un nuovo anno è iniziato e riprende l’attività dei settori riguardo la gestione e gli interventi su alcune aree e sui servizi pubblici. Grande l’attenzione sul verde ed in particolar modo riguardo il grande polmone del Parco Fazello e del Parco Mannarazze. Come noto, infatti, dalla riapertura, ridenominato Parco delle Famiglie, l’Amministrazione Bonfanti ha pensato di indire gare che annualmente affidino a Cooperative Sociali di tipo B la manutenzione del verde, la pulizia e la sorveglianza; ultima in ordine cronologico è stata la cooperativa La Resilienza, il cui compito si concluderà il prossimo 9 di febbraio. Settori comunali in fermento, dunque, per preparare una nuova gara e ripristinare il servizio. Nella fattispecie i compiti si strutturano per entrambi i parchi, oltreché per il verde di via Confalonieri, ingresso est della città,  e per la pulizia dei servizi igienici pubblici della villa e di via Sallicano, a Piano Alto. “In questi giorni stiamo procedendo con l’invio della lettera alle Cooperative Sociali di tipo B presenti nella città di Noto ( cinque in tutto, n.d.r.), con la quale invitiamo a partecipare alla gara che si svolgerà entro il mese di gennaio”. A spiegarci nel dettaglio la procedura è il Dirigente del Settore VI Leonardo La Sita che aggiunge. “Abbiamo già inviato la lettera riguardante invece il servizio sul randagismo (lo scorso anno aggiudicato dalla Cooperativa O.R.O., n.d.r.), anche in questo caso l’affidamento del servizio è per 12 mesi ed anche per questo la gara si terrà entro il mese corrente. Il problema del randagismo vede da anni questi uffici in prima linea con un’autentica strategia che possa combattere il fenomeno non di facile risoluzione. Un’azione sul territorio che ha bisogno di tempo per il raggiungimento degli obiettivi ma che ci vede impegnati a tutto tondo. Annuncio con soddisfazione che il rifugio di contrada Volpiglia verrà presto trasformato in ambulatorio veterinario”. Interessante sguardo in primis sulla tutela e salvaguardia dei randagi con la speranza che la sensibilizzazione dell’uomo porti ad un calo drastico degli abbandoni e dunque ad una progressiva diminuzione di cani nelle nostre strade. Verde, servizi pubblici, sorveglianza, randagismo sono solo alcuni esempi di intervento strutturato dell’Amministrazione con impegni di spesa non indifferenti ma sopratutto con il coinvolgimento di soggetti svantaggiati.  Non è di secondo piano, infatti, la scelta di riservare questo tipo di progettualità a cooperative sociali di tipo B che svolgono attività produttive finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro di persone con svantaggi fisici o psichici, ragazze madri, ex detenuti, ex tossicodipendenti, etc.
Le cooperative sociali di tipo B possono svolgere qualsiasi attività di impresa (agricola, industriale, artigianale, commerciale e di servizi) con l’obiettivo di destinare almeno il 30% dei posti di lavoro così creati a persone
svantaggiate, altrimenti escluse dal mercato del lavoro. Le persone con disabilità devono costituire almeno il 30% della compagine sociale: le aliquote contributive dovute per la loro assicurazione obbligatoria sono ridotte a zero. Si comprende, dunque, quale funzione abbiano e con quale aderenza ai problemi del territorio si realizzino questi progetti, che non vengono proposti solo dal Settore VI ma anche dal Welfare e dal Turismo, di cui ci occuperemo in un altro approfondimento.

Emanuela Volcan

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