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Noto, il Consiglio Comunale approva il bilancio di previsione e il pluriennale

Un paio d’ore di lavoro, ieri sera, e il Civico Consesso affronta e approva i tre punti all’ordine del giorno incentrati sulla vita economica dell’Ente; strenue il tentativo dell’opposizione di focalizzare l’attenzione sugli aspetti poco chiari del bilancio a cui hanno risposto il Sindaco ed i tecnici. Prima di iniziare il dibattito, all’appello presenti 15 consiglieri, chiedeva la parola il Consigliere Simone Mauceri per rendere noto all’assise che ” dopo proficuo dialogo con l’Onorevole Sofia Amoddio e con il coordinatore dell’area Dem del Pd Enzo Pupillo, chiedo di entrare nel Pd – area renziana”. Immediata e lapidaria la risposta del capogruppo Pd Corrado Frasca: “Mi coglie di sorpresa il collega Mauceri, girerò la sua richiesta agli organi di partito”. Si passava all’esame dei punti all’ordine del giorno, il primo, come sempre, la lettura ed approvazione dei verbali precedenti sedute che registrava il si unanime per il verbale 88, mentre per i restanti si astenevano Figura, Bosco, Veneziano e Trombatore. Secondo punto: “Art.3 comma 16 del decreto legislativo n.118 del 2011 modalità di ripiano del maggior disavanzo generato dalla deliberazione di riaccertamento straordinario dei residui -Anno 2015”. Il Sindaco spegava i ritardi nella presentazione dell’atto riconducibile alle continue modifiche di legge, ma comunque soddisfatto per “il grande lavoro svolto in maniera certosina ed in grado di essere un bilancio veritiero che ha incassato il pieno consenso dei Revisori dei Conti (presenti in aula, n.d.r.). Il bilancio di quest’Ente gode di ottima salute. La cancellazione dei residui attivi è di 14 milioni e 194 mila euro è il disavanzo. L’armonizzazione della contabilita comunale ha determinato la cifra di 249 mila euro l’anno per il prossimo trentennio”. Il primo a chiedere la parola era il Consigliere Veneziano che batteva sul fatto che essendo la legge del 2011 il ritardo non poteva essere giustificabile e che “non abbiamo cassa, il debito aumenta, così come la fiscalità; in tutto questo io non vedo virtuosismi”. Si passava ad un batti e ribatti sulle cifre sino alla richiesta di far intervenire i tecnici presenti in sala per fornire precise e dettagliate spiegazioni che facevano sorgere nuovi quesiti su cosa si intenda per disavanzo tecnico e disavanzo strutturale. Mauceri: “Il disavanzo tecnico è un buco finanziario dell’Ente o no?”. Risposta “No”. Si andava al voto e all’approvazione grazie ai 12 “si”, e con il Presidente del Consiglio Comunale, Corrado Figura astenuto e tre voti contrari: Trombatore, Bosco e Veneziano. L’immediata esecutività dell’atto veniva richiesta da Burgaretta e incassava i 12 “si” e quattro astenuti Figura, Bosco, Veneziano e Trombatore. Terzo punto: “Approvazione del bilancio diprevisione per l’esercizio 2015, della relazione previsionale e programmatica 2015 e del Bilancio pluriennale 2015/2017”. Il Presidente Figura leggeva la nota recapitata all’Ente da parte del Commissario ad acta Carmelo Messina, con la quale si avvisava il Consiglio di procedere all’approvazione entro e non oltre 30 giorni a partire dalla seduta del 9 dicembre 2015, quella di ieri sera appunto. Lettura anche del verbale della Commissione Consiliare che dava parere favorevole e dunque si poteva iniziare il dibattito con l’intervento del Sindaco Bonfanti: “Nelle entrate due le grandi voci che le caratterizzano: i tributi e i trasferimenti dalla Regione e dallo Stato Centrale, e voglio nuovamanete ribadire e puntualizzare che la fiscalità del Comune di Noto è tra le più basse in Sicilia. Sento tanto parlare, inoltre, dei troppi mutui che questa Amministrazione avrebbe acceso, per inciso noi paghiamo per interessi passivi circa 150 mila euro l’anno”. E poi rivolgendosi a Veneziano sulla crisi di liquidità, spiegava: ” Alla fine del 2014 è stata imposta l’imu sui terreni agricoli, che verra tolta nel 2016, e per la quale ci siamo battuti poichè le caratteristiche del nostro territorio non dovevano vedere questa ulteriore tassa per i nostri concittadini. Ebbene intanto lo Stato si è trattenuto, da luglio,circa 5 milioni di euro, a fronte di questo ipotetico gettito. Ribadisco che la sola pecca di questo bilancio è il ritardo, ma una volta votato, domani stesso lo presenteremo e potremo ripartire. Un esempio voglio portare alla vostra attenzione: la riqualificazione dell’impianto sportivo di via Cavarra con il rifacimento in toto del velodromo è stato il mio primo atto amministrativo e diventerà realtà nel 2016, ben 5 anni dopo”. Ma su cifre e conti qualcosa ancora sembrava nebuloso ed era
sempre Veneziano a riportarne le incongruenze, con numeri, a suo dire messi solo per riportare in equilibrio il tutto, ed a puntare il dito sull’aumento della spesa corrente “in forte incremento”, dichiarava. Altrettanto puntuali, però le spiegazioni. A dare man forte al collega anche Bosco con la sua dichiarazione di voto contraria ad un bilancio “in cui i conti non quadrano”. Infine prendeva parola il Consigliere Maurizio Sessa che, fra tante negatività, evidenziava l’istituzione “di
un capitolo di spesa per l’abbattimento delle barriere architettoniche, mi premeva comunicarlo perchè e stata una delle mie proposte, che ha, dunque, avuto accoglimento”. Al voto: 12 “si”, 3 “no” (Bosco, Pagano e Veneziano) e astenuto Figura; il vice Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Campisi, proponeva l’immediata esecutività dell’atto votata favorevolmente da 12 consiglieri.

Emanuela Volcan

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