Se te lo fossi perso

Noto, è nata l’associazione Cinema di quartiere perugina nuova proposta culturale

Il suo battesimo è stato in occasione della prima proiezione nella saletta lettura della biblioteca comunale “Principe di Villadorata” con un’ottima partecipazione di pubblico; stiamo parlando della neonata associazione culturale di Noto “Cinema di quartiere”, sodalizio senza scopo di lucro che intende la cultura come conoscenza della realtà in tutti i suoi aspetti. “Con l’organizzazione di proiezioni, spettacoli, dibattiti, conferenze, inchieste, corsi, pubblicazioni, seminari, – utilizzando soprattutto il cinema e gli altri mezzi audiovisivi – il Circolo si propone lo scopo di promuovere e divulgare la cultura cinematografica e di offrire i mezzi teorici e tecnici per documentare e analizzare i problemi della società contemporanea, per il conseguimento di una sempre maggiore consapevolezza critica e culturale con particolare riferimento alla comunicazione audiovisiva”.
Questo quanto spiegato dai componenti Licia Castoro, Francesco Di Martino, Giuseppe Portuesi e Francesco Valvo, già attivamente presenti in città con il loro collettivo documentaristico che organizza la fortunata rassegna “Documentaria” in novembre. “Un inizio partecipato e stimolante per il cinecircolo Cinema di Quartiere -commentano dall’unisono a fine serata-. E’ bastata una veloce introduzione sulle finalità e le prospettive di questo nuovo spazio condiviso e la proiezione del documentario di Andrea Legni “Quale Petrolio?”, per aver acceso un interessante dibattito, condotto dai neo-associati, sulla tematica di urgente interesse comune: la politica nazionale sulla sostenibilità energetica e l’uso delle fonti rinnovabili”. Un esordio in cui è stato possibile accostarsi già allo spirito di questa nuova iniziativa culturale.
“Non c‘è umanizzazione senza comunicazione” recita la parte conclusiva dell’art. 1 della Carta dei Diritti del Pubblico; in queste poche parole è espresso il valore pedagogico e dunque rivoluzionario di ogni cinecircolo del mondo, una agorà partecipativa dove l’opera cinematografica riveste un ruolo attivo nella crescita del singolo e di riflesso della collettività -proseguono-. E se è vero che l’adolescente viene guidato all’età adulta attraverso la difficile strada dell’educazione, è altresì vero che non si può, raggiunti tale soglia, rinunciare all’apprendimento e al confronto pubblico attivo, fonte di ogni evoluzione sociale e prezioso strumento di democrazia. Se è vero inoltre che il cinema, come ci appare, è frutto del pensiero critico del suo autore, è vero altrimenti che “parlare di cinema” ci indica la via critica per discutere di noi stessi, delle nostre volontà e della crescente prospettiva di cambiamento che ci lega in quanto umanità. “Cinema di quartiere” è uno spazio indipendente, dove il dialogare sul cinema appare strumento di comunicazione, un luogo dove si trasforma il pensiero libero dell’individuo nella voce liberatoria di un pubblico pensante”. Progetto ambizioso, dunque, ma che sicuramente si fonda su idee chiare e progettualità concrete. Il direttivo del Cinema di Quartiere, che già dalla prima sera ha ricevuto numerose sottoscrizioni di nuovi soci, propone per il pomeriggio di venerdì prossimo, 29 Aprile, alle ore 18:00, sempre nello spazio Emeroteca, la prima riunione dell’Assemblea per discutere i seguenti punti all’ordine del giorno: lettura condivisa dello statuto fondante del cinecircolo e approvazione da parte dell’Assemblea dei soci; lettura informativa dei rapporti tra il cinecircolo e le case di distribuzione/produzione convenzionate con la FICC; programmazione calendario proiezioni, proposte tematiche, durata dei cicli di proiezione;
suddivisione dei ruoli operativi in ambito organizzativo e gestionale dello spazio;
varie ed eventuali. Un nuovo luogo della città aperto a quanti hanno voglia di promuovere la cultura, il confronto, la crescita della comunità tutta.
E.V.

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