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Operazione Kronos, fermati anche 2 ferlesi, un lentinese e un francofontese

Catania. “Un altro duro colpo alla criminalità organizzata nella Sicilia orientale”. È il commento netto e scietto del comandante dei carabinieri del Ros, generale Giuseppe Governale, durante la conferenza stampa a Catania “sull’operazione Kronos” che ha portato al fermo di 28 presunti mafiosi, compresi gli attuali reggenti di tre clan.
L’operazione è stata condotta dai carabinieri del Ros e dei Comandi Provinciali di Catania, Ragusa, Siracusa ed Enna nei confronti di 28 persone gravemente indiziate per associazione mafiosa, omicidio, estorsione e  reati in materia di armi. È il risultato di un’articolata attività investigativa portata avanti dagli uomini del Ros in primis verso la famiglia mafiosa di Caltagirone di cui sono stati ricostruiti gli assetti organizzativi, gli ambiti operativi e le relazioni con altri gruppi mafiosi in tutto il territorio di mezza Sicilia.
Le indagini hanno consentito di accertare le responsabilità del sodalizio in un duplice omicidio commesso a Raddusa (Catania), che hanno documentato numerosi incontri tra gli esponenti di vertice di cosa nostra della famiglia calatina, dei “Santapaola” e del clan “Nardo” di Lentini (Siracusa), volti all’individuazione del rappresentante provinciale di Catania e alla gestione condivisa dei proventi estorsivi derivanti da appalti pubblici e privati. In una fase delicata di transizione degli equilibri di potere nel territorio, il provvedimento di fermo si è reso necessario per impedire altri gravi fatti di sangue. I fermi sono stati emessi a conclusione di articolata attività investigativa, per evitare che scoppiasse una nuova guerra di mafia in Sicilia orientale, hanno azzerato i vertici di “Cosa Nostra” e delle consorterie collegate a quella di Caltagirone storicamente guidata dal boss Ciccio La Rocca e quella di Lentini di Nardo. L’indagine, denominata Kronos, è stata avviata nel 2015 e è fondata sulla figura di Salvatore Seminara, già indagato nelle operazioni “Dionisio” e “Iblis”. Il principale reggente dell’apparato mafioso, Seminara, è stato per tanto tempo intercettato permettendo ai carabinieri del Ros di ricostruire la struttura della famiglia ed individuarne affiliati, ambiti di competenza e schemi relazionali sia con il clan Santapaola che di Nello Nardo, dove è emerso in maniera inequivocabile la figura di Francesco Santapaola figlio di Salvatore, detto Turi colluccio, quest’ultimo cugino del più noto Benedetto, capo della famiglia catanese dal 1978).
In particolare, nel corso di un summit, tenutosi in Catania il 28 agosto dello scorso anno, è emersa la volontà di procedere alla nuova individuazione del rappresentante provinciale – l’ultimo noto è stato Vincenzo Aiello – nelle riunioni successive, tenutisi in agro del Comune di Carlentini (18 dicembre dello scorso anno) e Paternò (23 dicembre successivo), è stato accertato che la famiglia Santapaola, con la piena approvazione degli affiliati del clan Nardo, pretendeva di partecipare alla spartizione di introiti estorsivi che invece erano stati di ‘competenza’ del gruppo mafioso del calatino. Frizioni che stavano per esplodere in una guerra di mafia con la preparazione di attentati in grande stile e l’utilizzo di potentissime armi tra cui kalashinikov.
Nell’ambito dell’operazione antimafia denominata, ‘Kronos’, sono stati fermati 28 persone; operazione eseguita dai carabinieri del Ros e dei miliatri dell’Arma dei Comandi provinciali di Catania, Siracusa, Ragusa e Enna. I Clan. Santapaola-Ercolano. Reggente, Francesco Santapaola, 37 anni, Francesco Amantea, di Paternò, 46 anni, Giuseppe Mirenna, di Paternò, 64 anni, Alfonso Fiammetta, di Palagonia, 44 anni, Silvio Giorgio Corra, 32 anni, di Catania, Pierpaolo Di Gaetano, 37 anni, di Catania, Francesco Pinto, di Catania, 41 anni, Giovanni Pinto, di Catania, 40 anni, Vito Romeo, 401 anni, di Tremestieri Etneo.

“Famiglia” di Caltagirone. Il reggente del clan Salvatore Seminara, 70 anni, di Mirabella Imbaccari, Febronio Oliva, 55 anni, di Palagonia, Cosimo Davide Ferlito, di Palagonia, 45 anni, Carmelo Oliva, 43 anni, Benito Brundo, 35 anni, di Palagonia, Salvatore Di Benedetto, 50 anni, di Palagonia, Angelo Giglio spampinato, 48 anni, di Caltagirone, Liborio Palacino, 53 anni, di raddusa, Giovanni Pappalardo, 42 anni, di palagonia, Gaetano Antonio Parlacino, 49 anni, di Raddusa, Salvatore Russo, 42 anni, di Niscemi, Giuseppe Simonte, 36 anni, di Raddusa, Rino Simonte, 29 anni, di Raddusa, Giuseppe Tangora, 47 anni, di Caltagirone.

Clan Nardo Lentini. Rosario Bontempo Scavo, 28 anni, di Francofonte, Rosario Di Pietro, 39 anni, di Scordia, Pippo Floridia, 60 anni, di Lentini, Antonino Galioto, 52 anni, di Ferla e Paolo Giovanni Galioto, 64 anni, di Ferla.

C.A.

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