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Pachino, dalla video sorveglianza la soluzione del delitto Vizzini

La visione delle immagini tratte dalle telecamere di videosorveglianza hanno indirizzato gli investigatori del commissariato di Pachino verso la soluzione dell’omicidio di Corrado Vizzini, ucciso a colpi di arma da fuoco la sera del 16 marzo.

Al termine di una veloce attività di polizia giudiziaria, i poliziotti hanno eseguito quattro fermi di indiziato di delitto, emessi dalla Procura Siracusa nei confronti di Stefano Di Maria di 25 anni, Massimo Quartarone  di 24, Sebastiano Romano  di 23, già conosciuto alle forze di polizia, e Giuseppe Terzo di 26 anch’egli conosciuto alle forze di polizia, tutti residenti a Pachino con l’accusa di omicidio aggravato.

Le indagini, condotte dal Sostituto Procuratore Gaetano Bono e coordinate dal Procuratore facente funzioni, Fabio Scavone, si sono avvalse del dai riscontri indiziari e probatori emersi dalla visione di alcune telecamere insistenti nella zona dell’agguato; infatti, per il clima di omertà registrato dagli investigatori, non ci sono stati contributi provenienti da fonti testimoniali dirette. La vittima, la sera del ferimento, intorno alle ore 21,stava rincasando, in quanto sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di rientro, quando, giunto all’incrocio tra Via De Santis e Via Dei Mille, veniva raggiunto da quattro colpi di arma da fuoco che lo ferivano gravemente. Dalle modalità e dall’esecuzione dell’omicidio si desume la premeditazione dell’agguato, probabilmente pianificato per un atto intimidatorio subito da Quartarone nel mese di febbraio e maturato probabilmente negli ambienti dello spaccio della droga nelle zone del pachinese.

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