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Pestaggio di Augusta, restano in carcere i tre indagati

Restano in carcere i tre augustani accusati di tentato omicidio, sequestro di persona ed estorsione ai danni di un 56enne, picchiato a sangue la sera di sabato scorso. Francesco Rapina di 31 anni, Sebastiano Conca di 40 e Elisabeth Piras di 30, sono comparsi ieri mattina dinanzi al gip del tribunale, Federica Piccione. Il giudice ha convalidato l’arresto operato dai carabinieri della locale stazione su disposizione del pm Salvatore Grillo, ed ha applicato ad ognuno di loro la misura cautelare in carcere. 

Resta detenuta alla casa circondariale di Messina Gazzi anche la donna benché sia in stato di gravidanza. La gravità del reato di cui è accusata e il pericolo di reiterazione del fatto hanno indotto il giudice a confermare la drastica misura cautelare. 

I tre indagati, tutti difesi dall’avvocato Puccio Forestiere, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo avrebbe subito una prima aggressione venerdì scorso. I tre lo accusavano del furto di una bicicletta elettrica ma la vittima del pestaggio ha negato la circostanza. I tre, quindi, avrebbero preteso la restituzione del mezzo oppure un risarcimento di 500 euro. Al diniego del malcapitato, i tre indagati avrebbero risposto con l’aggressione, proseguita la sera successiva sia a casa dell’uomo, sia a casa dell’ex moglie dove era stato trascinato a forza per finire in strada dove poi sono arrivati i carabinieri per bloccare il pestaggio e soccorrere il ferito.

Il malcapitato si trova ricoverato all’ospedale Muscatello con la prognosi riservata sulla vita a causa delle gravi lesioni riportate nel pestaggio. Un’emorragia al capo preoccupa i sanitari che lo tengono sotto stretta osservazione.

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