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Priolo, Res Publica: chiesta la condanna per l’ex sindaco

Il pubblico ministero Marco Dragonetti, ha chiesto al tribunale penale aretuseo la condanna a carico dell’ex sindaco di Priolo, Antonello Rizza, e per un assessore della sua giunta, mentre ha chiesto per entrambi l’assoluzione per altri capi d’imputazione. Ha sollecitato anche la condanna a carico per il presidente e per i componenti della commissione di valutazione per uno dei casi oggetto della contestazione. Il processo è scaturito dall’inchiesta denominata “Res Publica”, scattata nel 2016 dalle indagini eseguite dai poliziotti del commissariato di Priolo e nella quale sono state coinvolte quattordici persone. Il rappresentante della pubblica accusa, pur avendo chiesto l’assoluzione di Rizza per alcuni capi d’imputazione, ha insistito, invece, per la sua condanna a 3 anni di reclusione relativamente al reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Per la stessa vicenda ha chiesto la condanna a 2 anni di reclusione per l’ex assessore Giuseppe Pinnisi e l’assoluzione per l’atro ex amministratore Eugenio Maione. La vicenda è relativa all’affidamento dell’appalto per la fornitura dell’impianto audio-luci per il nuovo teatro comunale di Priolo, con una serie di presunte pressioni e di minacce nei confronti di un funzionario comunale perché favorisse un imprenditore.

Il pubblico ministero ha anche chiesto la condanna a un anno e 8 mesi a carico del presidente della commissione di valutazione Salvatore Cirnigliaro e ad un anno e 2 mesi per ciascuno dei componenti della stessa commissione, Loredana Martines, Maurizio Vincenzi, Salvatore Ullo, Giuseppina Garofalo, Enzo Lonero. La vicenda, in questo caso, risale all’agosto 2016 e sarebbe legata alla irregolare documentazione presentata dall’allora gestore della piscina comunale in ordine allo svolgimento della gara pubblica per la concessione della conduzione dell’impianto sportivo.

Nella prossima udienza, fissata per il 5 febbraio, tocca alle parti civili costituite dettare le proprie conclusioni con gli avvocati Paolo D’Orio per il comune di Priolo, e Luciano Carbonaro per una società privata. Per le arringhe del nutrito collegio di difesa è stata fissata un’altra udienza per il 19 febbraio.

Francesco Nania

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