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Priolo, un coordinamento contro la politica degli appalti

Per contrastare la politica degli appalti delle grandi committenti che provoca lavoro precario e minori diritti per i lavoratori del polo industriale, la CGIL ha deciso di dare vita ai coordinamenti intercategoriali delle RSU. L’obiettivo è ricercare il massimo di unità possibile tra i lavoratori dell’area industriale, a prescindere dalle categorie di appartenenza, e individuare un sistema condiviso di diritti e di norme che valgano per tutti i lavoratori, diretti e indotto.

Sono questi i temi affrontati nel corso dell’affollato incontro organizzato dalla CGIL di Siracusa presso la Sala Consiliare del Comune di Priolo. Introdotto dalla relazione di Roberto Alosi, Segretario confederale CGIL, l’iniziativa si è avvalsa del contributo del Segretario della Filctem Mario Rizzuti, della Fiom Sebastiano Catinella, della Fillea Salvo Carnevale, della Filt Vera Uccello e della Filcams Stefano Gugliotta e delle conclusioni del Segretario Generale Paolo Zappulla. Pur nella diversità delle rispettive condizioni contrattuali e sociali, chimici, meccanici, edili, trasporti e servizi hanno posto con forza la necessità di organizzare e coordinare pratiche comuni e unificanti in grado di affrontare con successo le sfide che li attendono.

“ Troppo spesso – dichiara Roberto Alosi, responsabile del settore industria della CGIL – il cambio appalto diventa lotta per il lavoro e la sopravvivenza. La frantumazione delle condizioni salariali e normative per tutti i lavoratori che operano nello stesso sito industriale indebolisce la filiera degli appalti   e consente all’impresa di comprimere il costo del lavoro e di azzerarne i diritti. Condividere le strategie sindacali e contrattuali in un’ottica di unificazione della rappresentanza tra lavoratori diretti e indiretti significa, quindi, fortificare le resistenze sindacali e omologare il più possibile diritti e salari nella medesima filiera produttiva”.

I coordinamenti intercategoriali costituiscono uno strumento efficace per unire i lavoratori e fare ripartire dal basso l’iniziativa unitaria del sindacato – ha dichiarato Paolo Zappulla nel suo intervento – e siamo certi di poter condividere questa scelta anche con CISL e UIL, e avviare rapidamente una nuova fase vertenziale unitaria, che abbia come primo obiettivo l’affermazione di un nuovo sistema di regole in grado di garantire uguali diritti per tutti i lavoratori; a partire dal diritto alla sicurezza, alla salute, alla stabilità occupazionale e alla tutela di tutti i diritti contrattuali, anche nella fase dei cambi appalto. Su questi obiettivi occorrerà incalzare Confindustria e le grandi committenti industriali e, se necessario, chiamare alla mobilitazione tutti i lavoratori del polo industriale”.

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