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Refezione scolastica, i presidenti d’istituto perplessi sul caso “Raiti”

I presidenti di Consiglio di Istituto di tutte le scuole siracusane prendono le distanze dalla protesta formulata da alcuni genitori degli alunni della scuola Raiti a proposito della vicenda legata alla somministrazione dei pasti alle mense scolastiche. Ritengono, infatti, che si sia ingenerata una confusione mediatica ingenerata da voci pervenute non direttamente dagli organismi scolastici dello stesso Istituto.

Si dicono perplessi riguardo ad un modus operandi perché “Questa campagna appare assolutamente slegata da quanto prodotto in questi mesi di riunioni e confronti avviati tra Amministrazione Comunale, dirigenti e, soprattutto, rappresentanti dei genitori”.

In sinergia con i Dirigenti scolastici, gli istituti hanno nominato al proprio interno i referenti per il servizio di refezione. Un insegnante e due genitori, in molti casi affiancati anche dagli stessi Presidenti di Consiglio, operano quotidianamente controlli sulla qualità, quantità e gradimento dei pasti serviti.

Le segnalazioni di eventuali mancanze o anomalie avvengono in tempo reale seguendo le procedure comunicate, il 5 novembre scorso ed integrate ulteriormente sei giorni dopo, con due note inviate ai Dirigenti scolastici dalle funzionarie responsabili del settore e del servizio per l’Assessorato Politiche Scolastiche.

L’episodio scatenante non è stato gestito secondo procedura tanto che, l’anomalia sarebbe stata segnalata dopo diverse ore, sconosciuta agli stessi genitori e resa pubblica alcuni giorni dopo.

“Una comunicazione distorta – dicono – indotta probabilmente dalla mancanza di prove, sta ingenerando un effetto negativo su molte famiglie e, soprattutto, sul lavoro degli organismi collegiali impegnati ogni giorno. I presidenti chiedono alla Dirigente dell’Istituto Comprensivo “Raiti” e al Presidente del Consiglio dello stesso, di sgomberare qualsiasi dubbio e dichiarare ufficialmente la posizione degli Organi collegiali visto che, ad oggi, non abbiamo avuto la possibilità di una condivisione e di una informazione diretta e piena della vicenda.

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