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Riunione dei rappresentanti del sito Unesco Val di Noto

Si è svolto ieri pomeriggio un importante incontro a Palazzo Ducezio, voluto e convocato dall’Assessore Sito Unesco Cettina Raudino, alla presenza dei rappresentanti di Modica, Ragusa, Scicli, Palazzolo e Militello Val di Catania, appartenenti con altre città al Sito Unesco del Val di Noto. “Successivamente al nostro aggiornamento dell’OUV ( Outstanding Universal Value- integrità, criteri e procedure della Heritage List) – ci spiega l’Assessore Raudino- l’Ufficio Patrimonio Mondiale Unesco del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ci ha chiesto, rispetto al 2006, se e come è cambiato il modello di gestione del Sito Val di Noto”. Davanti a questa richiesta, dunque, la necessità di incontrarsi e soprattutto di prendere contezza di quanto fatto e di quanto ancora da fare.

“E per dare maggiore valore e soprattutto concretezza al nostro agire abbiamo voluto la presenza del dottor Ledo Prato, Segretario del Cidac ( Associazione Città d’arte e cultura), di Mecenate 90 (Associazione che svolge attività di consulenza e di assistenza tecnica nei settori della valorizzazione e gestione dei beni culturali e dello sviluppo turistico locale), e redattore del piano di gestione. A lui abbiamo chiesto di sostenerci in questo rinnovato impegno per prendere atto di quelle parti del piano di gestione che ancora non è stato applicato, facendo emergere, per poter operare un intervento concreto,  tutte le criticità”. Tra i fattori di ritardo emersi sicuramente l’assenza in tutti i Comuni, ad eccezione di Noto, dell’Ufficio Unesco.

“E’ un tassello a dir poco fondamentale per l’azione dei Comuni nella messa in atto del piano di gestione. – continua l’Assessore Raudino- . Si deve garantire presenza,qualità nelle professionalità coinvolte (storico artistica e tecnico scientifica) e  continuità, per poter dialogare costantemente con Parigi e con il Ministero italiano”. Al termine della riunione, a cui ha partecipato anche il Sindaco di Noto Corrado Bonfanti, si è deciso un primo atto concreto, e cioè si redigerà un protocollo d’intesa, da sottoporre a tutti i Comuni del sito Unesco Val di Noto, con il quale i Sindaci si impegnano a portare avanti quelle parti del piano di gestione non ancora attivati. “Conoscenza e formazione, per  fare altri esempi, considerato che Ledo Prato ha fatto una riflessione importante, da me pienamente condivisa, che riguarda il modo di intendere i beni culturali. Una visione che li mette al centro non soltanto per il mero aspetto turistico; il bene culturale  ha valore in sé perche stimola l’indotto economico  della conoscenza, le industrie culturali e creative, le nuove tecnologie, la ricerca, la pubblicazione di nuovi studi”. Il dottor Prato sarà da reale supporto alla redazione di questo protocollo d’intesa dove verrò maggiormente focalizzato il piano di gestione, verificando quanto è stato fatto e quanto si deve fare da qui a breve. “Possiamo dire che nell’arco di un mese verrà sottoposto ai Sindaci questo atto, con un ulteriore proposta e cioè quella di integrare tutti i siti attraverso un servizio che coordini  i vari Enti proprietari dei Beni”.

E.V.

Un pensiero su “Riunione dei rappresentanti del sito Unesco Val di Noto

  • Anna Maria

    Desidero ricordare il grande patrimonio culturale rappresentato dalle masserie ancora esistenti sul territorio di Noto, con architetture maestose ma spesso fatiscenti perchè abbandonate per incuria o mancanza di mezzi . Un censimento della masserie ancora recuperabili sarebbe opera meritoria e fonte di lavoro per giovani architetti. Ho in mente la strada Eloro/Pizzuta che ancora negli anni ’50 era impraticabile con mezzi meccanici o a trazione animale : il fondo roccioso e solcato da profondi segni di antichi carri faceva venire in mente insediamenti ” arcaici ” sulla direttrice del mare ; vecchi letti di fiumi ora scomparsi (Laufi, Gioi ) ricordano antiche battaglie tra siracusani e greci , e qui gli archeologi potrebbero ritrovare tracce importanti del nostro passato , se tra i fondi europei inutilizzati ci sarà la possibilità di finanziare con moderni mezzi non invasivi campagne di ricognizione e di scavo nei terreni adiacenti le masserie che venivanp erette su strade di comunicazione importanti. Saluti ziramari3@gmail.com

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