Dall’ultima rilevazione di Unioncamere sono 4.209 le imprese gestite da under 35 in provincia di Siracusa, un dato che porta l’incidenza dei giovani imprenditori nel territorio al 11,3% del totale. Un dato che conferma la buona tendenza all’auto impiego se si pensa che, in Italia, l’incidenza delle giovani aziende è pari al 9,5%.
I settori più battuti sono il commercio, l’edilizia, l’agroalimentare e il digitale. È rilevante altresì il contributo di giovani immigrati che rappresentano il 15% delle nuove imprese giovanili del primo trimestre 2015. La ditta individuale (complici le agevolazioni fiscali forfettarie) è la formula di start-up ancora più utilizzata (quasi il 70%).
Siracusa è, in graduatoria, la 24ma provincia nel Paese per giovani imprese e dimostra, ancora una volta, che i giovani siracusani si stanno rimboccando le maniche per cogliere le opportunità di questo momento e molti di loro scelgono di farlo attraverso l’impresa, spesso sono giovani che hanno deciso di puntare su un’idea innovativa e sulle proprie competenze per realizzarla, anche sfruttando le nuove tecnologie della rete. “Abbiamo un disperato bisogno di dar loro un paese moderno – afferma Gianpaolo Miceli coordinatore dei Giovani di CNA Siracusa – e quindi più digitalizzato, anche per attrarre intelligenze e investimenti dall’estero, più meritocratico e capace di valorizzare i talenti delle persone. La vera sfida che il nostro territorio si trova ad affrontare è quella che porta il sud est siciliano verso cambiamenti significativi, progettualità in grado di stimolare una tendenza ormai stabile e non frutto del caso né tantomeno di agevolazioni che, anzi, la governance regionale ha colpevolmente vanificato”.