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Siracusa, illustrate le opportunità per le «PMI innovative»

Si è tenuto oggi a Siracusa l’incontro organizzato da Piccola Industria di Sicindustria, Piccola Industria Confindustria e Intesa Sanpaolo, volto a sensibilizzare le imprese del territorio sulle recenti opportunità offerte per chi investe in innovazione. Come noto, l’Investment Compact ha introdotto la figura della “Piccola e Media Impresa innovativa”, con l’obiettivo di rafforzare la competitività del tessuto produttivo nazionale e promuovere un più capillare trasferimento di conoscenza e d’innovazione in tutti i settori economici. Alle PMI innovative sono state infatti estese alcune delle agevolazioni e semplificazioni già previste per le startup innovative, prevedendone il riconoscimento in una sezione ad hoc del Registro delle Imprese.

L’incontro fa parte del roadshow “Puntiamo sulle imprese. Per una ripresa oltre le aspettative”, avviato nel 2015 e rientra nell’ambito di una serie di iniziative e strumenti a sostegno del rafforzamento delle imprese previsti dall’addendum siglato tra Piccola Industria Confindustria e Intesa Sanpaolo, a integrazione dell’accordo “Una Crescita Possibile” recentemente prorogato fino al prossimo settembre.

Il ciclo di incontri coinvolge anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dello Sviluppo Economico, presenti anche oggi a Siracusa per illustrare agli imprenditori i contenuti dell’Investment Compact e le politiche di incentivazione a supporto delle PMI. Il roadshow proseguirà nel corso del 2016 e terminerà con l’incontro nazionale dedicato alle PMI che hanno raccolto la sfida trasformandosi in  “innovative”. Al momento, le PMI iscritte nell’apposita sezione del Registro delle Imprese sono 145.

I lavori della tappa odierna – che succede a quelle di Napoli, Bergamo, Firenze, Vicenza, Ancona, Forlì, Bari, Ivrea e Genova – sono stati moderati da Giorgio Cappello,  Presidente Piccola Industria di Sicindustria e sono stati aperti da Rosario Amarù, Vice Presidente Piccola Industria Confindustria.

Sul tema “Le PMI innovative e il loro potenziale di sviluppo” sono intervenuti Alberto Baban, Presidente Piccola Industria Confindustria, Francesco Guido, Direttore Regionale Sud di Intesa Sanpaolo, Stefano Firpo, Direttore Generale per la Politica Industriale, la Competitività e le PMI del Ministero dello Sviluppo Economico, Alessandro Aresu, della Segreteria Tecnica del Ministero Economia e Finanze. Si è poi svolta una tavola rotonda dal titolo “Sei una PMI innovativa? Opportunità e vantaggi”, alla quale hanno partecipato Amelia Loreto, Consigliere Delegato Gruppo Cielle Imballaggi, Daniela Patuzzi, Incentivi e Innovazione Invitalia, Giuseppe Pitari, CEO Vera Salus Ricerca, Gaetano Tranchina, CEO ISNOW, Gianluigi Venturini, Direttore Commerciale Imprese Direzione Regionale Sud di Intesa Sanpaolo.

Alberto Baban, Presidente Piccola Industria Confindustria: “Agevolazioni fiscali, semplificazioni, maggiore visibilità e attrattività nei confronti degli investitori, del sistema bancario, delle istituzioni e del mercato. Sono questi alcuni dei principali punti della policy sulle Pmi innovative. L’obiettivo è far emergere e sostenere la straordinaria capacità innovativa delle nostre imprese rafforzandone la competitività. In Italia abbiamo 23mila imprese che, pur appartenendo a diversi settori, puntano tutte su un fattore comune, l’innovazione a 360 gradi, e posseggono, quindi, i requisiti che definiscono le PMI innovative. Spronarle a far parte di questa platea di imprese significa non solo trasformarle in leader, ma anche rafforzare la loro catena di fornitori – in media oltre 270 piccole realtà produttive – creando benessere e ricchezza per tutto il paese. Si tratta di una scelta di politica industriale valida più che mai in Sicilia, dove tante sono le eccellenze che aspettano solo di essere valorizzate.”

Giorgio Cappello, Presidente Piccola Industria Sicindustria: “La nostra sfida è quella di aprire sempre più all’innovazione le PMI siciliane specialmente quelle dei settori tradizionali. Ma non solo. È più che mai importante, infatti, offrire nuove chance alle aziende maggiormente innovative, che poi sono anche quelle che ad oggi riescono meglio a stare sui mercati. Per dare, però, il colpo di reni è necessario che Istituzioni e imprese lavorino in tandem seguendo una strategia unica che metta l’azienda al centro della politica economica”.   

Francesco Guido, Direttore Regionale Sud Intesa Sanpaolo: “ Saper innovare significa poter operare un cambiamento culturale nei processi operativi e di supporto, nella tecnologia dell’informazione, nella comunicazione interna alle aziende, in nuovi modi di servire e offrire valori ai clienti, di lavorare, di costruire alleanze, di creare risorse e conoscenze specifiche, aggiungendo valore. Ma significa anche sapere individuare con anticipo soluzioni o idee che non esistono ancora e che sono realizzabili. Eppure su questo fondamentale elemento di competitività si investe ancora troppo poco, soprattutto al sud dove la spesa in R&S è mediamente la metà del dato medio italiano ed un terzo del dato europeo. E lo conferma l’ultima indagine a livello di Unione Europea sul tema dell’innovazione nelle imprese, dove emerge che se in Italia le imprese innovative risultano essere il 51,3% del totale delle imprese analizzate, nel Mezzogiorno ne abbiamo solo il 16%. Sono dati allarmanti che da soli possono spiegare il divario tra il Sud ed il resto del Paese. Il nostro ruolo nel Sud è anche quello di facilitare la via dell’innovazione vera forza trainante della produttività e della crescita economica e fondamentale driver di competitività delle imprese e dell’intero territorio”

Nel corso dell’incontro sono stati ricordati altri progetti messi in campo a sostegno degli investimenti delle PMI, nell’ambito della collaborazione in corso tra Piccola Industria Confindustria e Intesa Sanpaolo. Tra questi la condivisione con Piccola Industria Confindustria della piattaforma web Tech-Marketplace di Intesa Sanpaolo, un motore di ricerca pensato per promuovere il contatto tra imprese innovative, comprese le startup e per favorire l’incontro tra domanda e offerta d’innovazione tecnologica. Partnership, accordi commerciali e acquisizioni sono l’obiettivo del processo di matchmaking abilitato dalla piattaforma, che supporta le imprese nell’esplorazione di tecnologie e nuove soluzioni per le proprie sfide di business e, allo stesso tempo, agevola startup e PMI hi-tech nel trovare potenziali interlocutori all’interno di un network selezionato.

Intesa Sanpaolo e Confindustria hanno realizzato anche l’indagine “Sei una PMI Innovativa?“, finalizzata a valutare quante e quali PMI in Italia possono essere considerate “innovative” ai sensi dell’Investment Compact, a sensibilizzare gli imprenditori sul tema e ad aiutarli ad aumentare il loro livello di innovazione. L’indagine è accessibile online sul sito di Confindustria; è aperta a tutte le imprese, anche non associate, ed è promossa anche tra le imprese clienti di Intesa Sanpaolo tramite i gestori di filiale.

Con la proroga dell’accordo è stato aggiunto, tra l’altro, un nuovo e importante intervento finanziario: le aziende che investono in beni materiali strumentali nuovi e usufruiscono dei “superammortamenti al 140%” (previsti dalla Legge di Stabilità 2016) possono accedere a un finanziamento a medio lungo termine fino al 100% dell’investimento, oltre a un’ulteriore linea di credito fino al 40% per smobilizzare i crediti derivanti dalla crescita aziendale generata dall’investimento. Dal primo accordo con Piccola Industria Confindustria del 2009, fino al rinnovo siglato lo scorso 3 marzo, Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione delle piccole e medie imprese associate oltre 45 miliardi di euro.

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