CronacaPrimo Piano

Siracusa, in comunità il detenuto che tentò il suicidio

Sono stati concessi gli arresti domiciliari al detenuto siracusano, che era stato salvato la scorsa settimana da un agente di polizia penitenziaria, che si era accorto che l’uomo si stava lasciando morire. E’ stato il Gip del Tribunale di Siracusa, Michele Consiglio, ad accogliere la relativa richiesta, avanzata dal legale difensore di F.G., ritenendo incompatibile la detenzione in carcere con il malessere accusato dal detenuto.

La vicenda, come si ricorderà, è avvenuta nel pomeriggio del 23 luglio scorso quando il detenuto ha tentato il suicidio nella cella del carcere di Siracusa. A soccorrerlo, salvandogli la vita, è stato un agente di polizia penitenziaria in servizio nel reparto detenuti comuni, il quale, malgrado debba controllare 110 detenuti, ha avuto la prontezza di bloccare il tentativo. L’uomo è stato ricoverato all’ospedale Umberto primo di Siracusa, dove è rimasto in coma per diversi giorni presso il reparto di rianimazione. Da tempo i familiari avevano chiesto la scarcerazione del proprio congiunto, che mostrava segni di insofferenza alla detenzione in carcere. Il Gip ha disposto per l’uomo la misura degli arresti domiciliari presso una comunità terapeutica assistita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *