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Siracusa: parcheggi e strisce blu ai privati, e la giunta Garozzo cambiò il programma…

Come preannunciato da queste colonne, il comune di Siracusa conferma la volontà di voler affidare la gestione delle strisce blu e dei parcheggi a pagamento ai privati, cambiando il programma sottoscritto con gli elettori. Un ritorno al passato che appare grave, anche alla presenza di un preciso impegno sottoscritto nel manifesto elettorale del sindaco Giancarlo Garozzo (che ora fa marcia indietro tutta) e delle dichiarazioni esplosive contro la possibile, già più volte denunciata speculazione, senza tenere da conto che l’amministrazione comunale aveva a sua volta annunciato in pompa magna di voler continuare ad affidare il servizio in house, attraverso la Polizia municipale e il servizio, che, ad onore del vero, e come hanno già a suo tempo dichiarato alcuni consiglieri d’opposizione, “è stato molto più efficace, risparmioso, ordinato e meno invasivo verso i cittadini siracusani, vessati dalle multe ad orologeria e senza un attimo di tregua durante la gestione selvaggia dei privati”.

Ma ora, come per il servizio idrico a gestione pubblica scritto in programma, arriva il “pentimento” anche per strisce blu e i parcheggi a pagamento.

Dalle colonne del quotidiano “La Sicilia” in edicola si legge in merito: “A lungo andare, l’esperienza in house si è rivelata tormentata – spiega l’assessore alla Viabilità, Dario Abela – troppi problemi con i parcometri e con la vigilanza degli stalli e delle aree parcheggio a causa di atti di vandalismo e di parcheggiatori abusivi. La soluzione, a nostro giudizio, è quella di affidare il servizio attraverso un bando di gestione”.

Ma, in “silenzio stampa”, il primo passo verso questa cambiata formula, che non piace per nulla ai cittadini, è tutto deciso e arriva in consiglio comunale. Infatti, è già all’ordine del giorno con la modifica del regolamento per la sosta e i parcheggi.
“Quegli atti sono tornati in parte alla commissione consiliare ai Trasporti – continua Abela – ma contiamo ben presto di appianare gli attriti (tra maggioranza e opposizione ndr) e di fare approvare dal consiglio comunale la modifica del regolamento in modo da procedere con gli altri passaggi che l’iter prevede”.
Per i parcheggi a pagamento, le strisce blu e il servizio di bus navetta, il comune incassa annualmente intorno a un milione e mezzo di euro; una bella cifra, che in caso di affidamento ai privati si ridurrebbe invece a circa 600 mila euro nel totale. Ma, a detta dell’opposizione e fatti due conti alla meglio, il controllo a gestione diretta dei vari parcheggi e degli stalli strisce blu e i bus navetta, potrebbe sviluppare introiti per le casse vuote del comune di Siracusa intorno ai tre milioni di euro circa. Ma perché allora non continuare a gestire in maniera diretta l’intero servizio e risanare buona parte dei debiti dei siracusani e utilizzare quei soldi per asfaltare le strade e altri interventi urgenti per una città abbandonata, invece di ridurci schiavi di un sistema di “potere a distanza”, quando già la speculazione dei privati ci ha lasciato un vuoto nel bilancio del municipio senza colpo ferire?

La gara pubblica annunciata sarà certamente a garanzia di legge, ci mancherebbe altro. Ma la preoccupazione insiste nella storia recente che lascia dubbiosi una buona parte dei cittadini ben pensanti, con la semplice domanda spontanea fatta da alcuni consiglieri d’opposizioni, più attenti nella logica della spiegazione: “Perché le gare espletate del servizio idrico, degli asili nido, del servizio di manutenzioni (vedi Stes) e tante altre sono finite sotto la lente d’ingrandimento della magistratura inquirente”?

Fino a oggi insiste su tutta la vicenda, il provvedimento che porta la firma del dirigente del settore Risorse umane, Vincenzo Migliore, per la definizione dell’aspetto inerente al personale e quella del responsabile del settore Mobilità e Trasporti, Emanuele Fortunato, per quanto riguarda la gestione in house del servizio, che oggi appare tutto ok: ma domani che cosa succederà?
Anche l’assessore al bilancio, Gianluca Scrofani (ci mancherebbe altro è il “terzo piede” che sostiene il tavolo della maggioranza Garozzo) dichiara al quotidiano “La Sicilia” in edicola, si dice favorevole a questo cambiamento: “Penso che vi fosse la necessità di migliorare i servizi di parcheggio e di strisce blu attualmente in house – dice Scrofani – con l’auspicio (leggasi speranza) che l’esternalizzazione possa essere la garanzia di efficienza e di conseguente reperimento di somme in maniera chiara e certa. Non solo, credo che debba essere perseguita l’opportunità di un controllo più serrato del servizio attraverso la gestione privata in modo da riutilizzare i vigili urbani che possono, così, concentrarsi in altri servizi di controllo, e mi riferisco principalmente all’abusivismo”. (Un vecchio chiodo fisso del buon assessore al Bilancio Scrofani: trovare altri soldi con l’abusivismo, ma vuole nel contempo eliminare, in favore di agguerriti privati speculatori, una fonte sicura con stalli a strisce blu e parcheggi a fronte di una lotta sociale tra poveri in piena crisi?) Ma è un programma studiato con tanto di sviluppo economico assicurato per le casse del comune, oppure un semplice “auspicio” (speranza)?

Dai banchi della maggioranza e dell’opposizione in molti che sostengono il contrario, anche se, nel caso della maggioranza, alla fine, giocoforza, saranno “costretti” a votare in favore della privatizzazione selvaggia. Ma già all’orizzonte, come da queste colonne annunciato ieri, la vicenda sembra già, piaccia oppure no, tinta di “giallo”.

Concetto Alota

 

Un pensiero su “Siracusa: parcheggi e strisce blu ai privati, e la giunta Garozzo cambiò il programma…

  • Questo è l’ennesimo episodio che ci fa capire ancora di più che la volontà del popolo non conta una beata mazza, soprattutto quando ci sono di mezzo quelli del PD. Stiamo ancora aspettando di conoscere le vicende sulle firma false, non se ne parla più?

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