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Spettacoli classici: 115 mila presenze per 3 mln d’incasso

Numeri da record per il cinquantunesimo Ciclo di spettacoli classici e un evento di rilevanza internazionale: Medea di Seneca diretta da Paolo Magelli sarà messa in scena il 13, 14 e 15 luglio al Colosseo di Roma. La stagione 2015 sta regalando grandi soddisfazioni alla Fondazione Inda pronta a tornare all’Anfiteatro Flavio, nella capitale, per una iniziativa imperdibile che a distanza di 15 anni riunisce il monumento italiano più conosciuto nel Mondo e l’Istituto nazionale del dramma antico che da oltre 100 anni rappresenta un unicum nel panorama internazionale. Nell’anno del Giubileo del 2000, la Fondazione Inda promosse insieme al ministero dei Beni culturali il “Progetto Sofocle” presentando Antigone, allestita dal Centro d’arte drammatica di Teheran, Edipo Re del Teatro Nazionale di Grecia, ed Edipo a Colono del Teatro Nazionale di Tel Aviv. Per questa nuova apertura del Colosseo al teatro, invece, si è scelto di puntare su uno dei personaggi simbolo della drammaturgia classica e del teatro, Medea. Il progetto è stato voluto fortemente dal ministero dei Beni culturali insieme alla Fondazione Inda, la Sovrintendenza speciale per il Colosseo, Mondadori Electa e Rai.

La Fondazione Inda si conferma così una eccellenza e un patrimonio di tutto il Paese. Uno status confermato anche dai numeri del cinquantunesimo Ciclo di spettacoli classici che ha ottenuto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e ha fatto registrare oltre 115 mila presenze con un incasso che ha sfiorato i 3 milioni e 300 mila euro. Con “La trilogia del mare” che ha visto l’allestimento delle tragedie “Le Supplici” di Eschilo, diretta da Moni Ovadia, “Ifigenia in Aulide” di Euripide con la regia di Federico Tiezzi e “Medea” di Seneca affidata a Paolo Magelli, l’Istituto nazionale del dramma antico ha superato il numero di spettatori della stagione del Centenario, nel 2014, quando in un’altra annata da record le presenze furono 114 mila con un incasso di poco superiore ai 3 milioni di euro.

“Il risultato della stagione 2015 è una grandissima soddisfazione anche perché non era scontato considerando che l’anno scorso abbiamo celebrato il centenario dell’Istituto – ha dichiarato il presidente della Fondazione Inda Giancarlo Garozzo -. Quest’anno abbiamo registrato oltre mille presenze e 200 mila euro di incasso in più rispetto al 2014. Questo ci fa comprendere quanto la Fondazione sia dinamica e rappresenti una eccezione a livello nazionale considerando lo stato di salute della cultura in Italia. Siamo soddisfatti anche perché abbiamo i bilanci in ordine ma questi risultati ci spingono a fare sempre meglio e in questa direzione vanno gli spettacoli che allestiremo a Roma. Sotto questo punto di vista voglio ringraziare il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini che ha voluto con forza questo evento che per noi rappresenta una importantissima vetrina internazionale”.

 L’Inda è già al lavoro per ripetere e migliorare i numeri della stagione 2015 anche il prossimo anno quando per il cinquantaduesimo Ciclo di spettacoli classici saranno messe in scena “Elettra” di Sofocle, “Alcesti” di Euripide” e “Fedra” di Seneca. Il testo di Sofocle, rappresentato nel 1956, nel 1970 e nel 1990, e l’opera di Euripide, in cartellone nel 1992, sono in programma dal 13 maggio al 19 giugno 2016. La tragedia di Seneca, invece, sarà messa in scena dal 23 al 26 giugno al Teatro Greco di Siracusa per poi partire in tournée nei più importanti teatri antichi.

“Condivido pienamente l’idea del ministro Franceschini – ha spiegato il sovrintendente dell’Istituto, Gioacchino Lanza Tomasi – di rilanciare turismo e cultura attraverso la valorizzazione di grandi monumenti, musei e personalità. Anche per questa ragione per il prossimo anno stiamo pensando a un tour nei teatri classici come, solo per fare qualche esempio, Pompei e Benevento”.

“E’ assolutamente inimmaginabile quello che riusciamo a fare in termini di spettatori – ha aggiunto il consigliere delegato Walter Pagliaro -. Il Ciclo di spettacoli classici si conferma ancora una volta come una festa del teatro e dell’arte. E’ proprio per questo che sono assolutamente convinto della necessità di estendere la nostra attività che non deve fermarsi a giugno ma proseguire con altre iniziative, anche di nicchia, sia in estate che nel periodo invernale. Nessuno di noi vuole accontentarsi di questi risultati lusinghieri”.

A produrre gli spettacoli, curandone ogni singolo dettaglio, è stato come sempre l’Istituto nazionale del dramma antico che anche quest’anno, tra attori e maestranze, ha creato un indotto economico importante per tutto il territorio. Senza contare gli allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico, sezione “Giusto Monaco”, che sono stati impegnati nelle tragedie “Le Supplici” e “Ifigenia in Aulide” strappando grandi applausi al pubblico del Teatro Greco e ottenendo a più riprese i complimenti da parte dei registi. Una conferma, questa, del lavoro portato avanti durante tutto l’anno nella preparazione degli attori del futuro. La Fondazione, dunque, si dimostra ancora una volta non solo capace di attrarre migliaia di persone ma anche di creare opportunità di lavoro.

La stagione 2015 ha visto anche l’allestimento della ventunesima edizione del Festival internazionale del teatro classico dei giovani a Palazzolo Acreide. La manifestazione si è confermata il più importante festival di teatro classico dedicato ai giovani con oltre 1.500 studenti e 53 scuole provenienti da tutto il mondo. Grande successo anche per il tradizionale convegno internazionale di studi “Il dramma antico sulla scena contemporanea” che ha riunito esperti arrivati da tutto il mondo e per lo spettacolo conclusivo dei corsi dell’Accademia d’arte del dramma antico con i giovani che si sono esibiti alla Latomia del Paradiso, nel parco archeologico della Neapolis, davanti a migliaia di persone, insieme a Moni Ovadia e Mario Incudine. Un momento indimenticabile in occasione della “Giornata mondiale del rifugiato”, celebrata per il nono anno dall’Istituto, con i ragazzi, dai 5 anni in su, impegnati nello spettacolo “Alla ricerca di una terra straniera più amica della nostra patria”. Ieri sera, 28 giugno, ma anche stasera e domani, a Palazzo Impellizzeri, in via Maestranza in Ortigia, è invece in programma il saggio finale degli allievi del terzo anno dell’Accademia. I giovani attori presenteranno la commedia “Lisistrata” di Aristofane con la regia di Mauro Avogadro.

Sul futuro dell’Accademia è intervenuto anche il presidente Garozzo. “La nostra idea – ha detto Garozzo – è quella di capire se sia possibile utilizzare anche solo parte della sede storica del liceo classico Tommaso Gargallo come sede dell’Accademia. E’ nostra ferma intenzione fare crescere sempre di più questa realtà anche ottenendo il riconoscimento universitario”.

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