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Spettacoli classici, obiettivo deroga a 2500 posti per il teatro greco

Il teatro greco di Siracusa come l’Arena di Verona. Le istituzioni pubbliche locali chiedono al governo nazionale una deroga che consente alla Regione siciliana di ratificare una decisione che significa sopravvivenza per la Fondazione Inda e per gli spettacoli classici. A pochi giorni dalla presentazione del calendario 2021, relativo alla 56ma edizione degli spettacoli classici, in programma dal 3 luglio al 21 agosto, il presidente dell’istituto nazionale del dramma antico, Francesco Italia, rilancia l’ipotesi di potere aprire gli spalti dell’antico teatro del colle Temenite al trenta per cento della sua capienza massima. 

“Dopo aver appreso della deroga concessa all’arena di Verona – spiega il primo cittadino siracusano – e conoscendo la sensibilità del presidente Musumeci, sono certo che otterremo almeno i 2500 posti”. Un obiettivo minimo, considerato che all’Arena di Verona la deroga concessa dal governo nazionale è di ben 6mila spettatori, su una piena capienza di 15mila posti, per assistere al festival lirico. 

L’Inda scommette sul prestigio della tradizione degli spettacoli classici, conta sui 107 anni di attività e fa leva sulla qualità di registi e attori protagonisti delle tragedie e della commedia in calendario per convincere il ministro Dario Franceschini a concedere la deroga a una partecipazione più ampia degli spettatori, rispetto ai mille previsti dal decreto per riaprire in estate i teatri all’aperto. Il concetto è chiaro a tutti: se il limite dovesse rimanere quello di mille spettatori, sarebbe il tracollo economico per gli spettacoli programmati dall’Inda che per il settanta per cento si reggono sulla vendita dei biglietti 

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