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Suicidio al carcere di Augusta, indagati direttrice e medico

La direttrice del carcere di Augusta e il medico della struttura penitenziaria sono indagati per il suicidio di un detenuto, avvenuto il 14 maggio. Per Aldo Di Giacomo, segretario generale del Spp, sindacato polizia Penitenziaria, si tratta del primo caso in cui a rispondere della morte di un 40enne avvenuto nella sua cella del carcere di Augusta siano due figure che, a suo giudizio, non avrebbero responsabilità che, al contrario sarebbero in capo ad altri.

Il sindacalista del Spp sostiene che “la sorveglianza  non può essere scambiata per assistenza psichiatrica e psicologica di cui hanno bisogno in continuità soprattutto i detenuti più fragili o comunque con problemi psichici”. L’organizzazione sindacale sollecita iniziative come “l’apertura di uno Sportello di sostegno psicologico in ogni carcere e il rafforzamento del personale sanitario ed infermieristico specializzato tenuto conto che oggi la sanità penitenziaria, trasferita alle Regioni, si riduce al massimo ad un ambulatorio per cure generiche”.

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