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Un documentario per salvaguardare la Pillirina

Oltre 250 persone hanno affollato la sala conferenze del museo archeologico PaoloOrsi , per assistere alla “prima” assoluta del documentario Plemirio,l’ultima costa del regista Antonio Caia.

Un’affluenza inaspettata, viste le numerose iniziative presenti in mattinata a Siracusa e che ha costretto gli operatori del museo a chiudere le porte per ragioni di sicurezza, essendo già numerose le persone in piedi e rimandando le stesse alla seconda proiezione in programma l’11 aprile alle 10:30 presso l’auditorium dell’istituto tecnico commerciale Filadelfo Insolera.
Un documentario che ha stupito e a tratti commosso la folta platea, che ha salutato la fine del video dedicato all’amico Ettore Di Giovanni, con oltre 5 minuti di applausi.
Un vero e proprio compendio, (sviluppato anche grazie al contributo economico di Natura Sicula, Studio Legale Giuliano e Impronta Team grafica), di quanto è stato fatto negli ultimi 5 anni per il Plemmirio e la Pillirina e che si prefigge la finalità di far conoscere questi luoghi e di preservarli da interventi che possano snaturarne la fondamentale vocazione turistico-naturalistica.
Tra le persone presenti, oltre ai saluti della direttrice Gioconda Lamagna, anche la direttrice dell’Area Marina Protetta del Plemmirio Rosalba Rizza e l’assessore comunale all’ambiente Pierpaolo Coppa.
Quest’ultimo ha dichiarato che entro la prossima settimana, il Comune, nella persona del Sindaco Garozzo e della sua giunta, romperanno il silenzio con una delibera da inviare alla Regione e agli organi competenti in materia di parchi e riserve, ufficializzando la posizione del Comune nei confronti dell Riserva e della Pillirina.
Parole che riaprono una speranza, in chi come noi, spera nel lieto fine di questa annosa vicenda, sospesa da ormai 4 anni e che rischia di compromettere per sempre questi luoghi meravigliosi.
Come affermato dal regista Antonio Caia, “grazie alla mobilitazione e all’interesse delle persone, ancora una volta accorsi in massa ad un evento organizzato sul tema dalle associazioni raggruppate sotto il nome SOS Siracusa, la Pillirina è ancora così come l’abbiamo vista nelle immagini del documentario”. “Ma” prosegue “oggi siamo ancora qui a parlare di fantasia, e non vorremmo che il video appena visto, rimanga solo un ricordo, un documento, l’ultima immagine di quello che era e sarebbe potuto diventare il Plemmirio, l’ultima costa”.
E su queste parole è stato rivolto un invito all’amministrazione, a compiere il proprio dovere di salvaguardia del bene comune, confermando l’attuale perimetrazione.
Dal Comune infatti non ci si aspetta solo  un invito “burocratico” alla Regione a concludere l’iter istitutivo della riserva ma, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha abrogato in parte la legge regionale su parchi e riserve, il Comune oltre a esprimersi favorevolmente o meno all’istituzione della riserva naturale è chiamato a pronunciarsi sulla perimetrazione della stessa, individuandone gli obiettivi da perseguire, la valutazione degli effetti dell’istituzione dell’area protetta sul territorio e sulla gestione.
Invito esteso al sindaco e agli assessori perchè possano essere presenti alla seconda proiezione in programma l’11 aprile, con una notizia che potrebbe dare l’avvio definitivo verso la salvezza della Pillirina e l’istituzione della Riserva Terrestre Capo Murro di Porco e Penisola Maddalena.

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