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Veleni al Vermexio: le dimissioni virtuali e la rivoluzione che non c’è

La manifestazione fuori equilibrio tra l’onesto riconoscimento della realtà dei fatti, spiegati chiaramente alla pubblica opinione dei perché che ha portato alle dimissioni di Massimo Milazzo e Fabio Rodante con l’onorevole e rispettosa osservanza della democrazia, e dall’altra parte dall’arroganza di frange dell’opposizione politica al Vermexio, in modo poco garbato, ha provocato uno scontro sotterraneo e una lotta silenziosa dai toni falsati in maniera furbescamente allestita. Si tratta, in effetti, di una chiara e lucida visione del rapporto di forza virtuale esistente che si è formalizzato nel consiglio comunale. Finito il tempo della ribellione della parte del Pd che non trovava il proprio equilibrato gradimento nell’offensiva prodotta dai veleni nati per vari motivi interni ed esterni, lo scenario, di cui tuttavia non si ha contezza certa, richiama come l’opposizione è potere, e che impone sempre le sue mappe ragionate e usa argomenti convincenti per attrarre proseliti anche fuori dalla logica politica e il buon comportamento necessario, tale e quale la maggioranza di governo.

Per una comprensione della reale situazione di squilibrio attuale al Vermexio, come maschera di carattere politico fuori tempo, può giovare soffermarsi a riflettere sull’attenzione del cosiddetto effetto mediatico che ha prodotto parlare di dimissioni senza dimettersi. Troppo facile. Meglio dichiarare, come hanno fatto diversi consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, la propria schietta posizione escludendo le dimissioni, perché significa oggi parlare di acqua fresca, e non al contrario cavalcare l’onda del malcontento popolare, ingannando se stessi e i cittadini, sapendo che alla fine non si potrà rendere concreto il desiderio diffuso di cacciare questa maggioranza dal Vermexio e ritornare alle urne. Quanto tempo ci vorrà per scoprire la verità? Poco. Anche se a prima vista tutti possono essere indotti a pensare che i fatti seguiranno lo stile di Milazzo e Rodante; ma non è così, purtroppo, e alla fine ci saranno le sorprese da chi ha creduto nella rivoluzione che non c’è e non ci sarà, scoprendo che mancano semplicemente i rivoluzionari.

Concetto Alota

 

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