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Vertenza villa Aurelia, settimana delicata per scongiurare la mobilità

Sono giorni delicati e importanti quelli che dovranno affrontare le organizzazioni sindacali per salvaguardare i quarantasette posti di lavoro alla villa Aurelia, la struttura sanitaria privata di Siracusa, che ha annunciato di volere licenziare il personale. Già lunedì è stato programmato un primo incontro tra la Cisl funzione pubblica e l’azienda alla luce dell’annunciata mobilitazione dei dipendenti.

L’intervento dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, fino ad oggi non ha sortito gli effetti sperati. Dopo l’assemblea di lunedì, nei giorni successivi la discussione si sposta nella sede istituzionale proprio per affrontare la questione mobilità.

Alla base della decisione dell’impresa di fare questo passo drastico c’è la richiesta alla Regione di incrementare i posti letto di riabilitazione da 40 a 80 assegnati alla provincia di Siracusa. L’Asp, con nota del 22 luglio, ha evidenziato che, per riprendere i pagamenti delle prestazioni già rese dalla società e per sottoscrivere la convenzione relativa all’anno 2021, pretende non solo la sottoscrizione della clausola di salvaguardia ma anche il deposito di rinuncia ai ricorsi pendenti innanzi al Tar. La sospensione dei pagamenti ha costretto la società a dichiarare alla Prefettura, all’Assessorato regionale, all’Asp e alle organizzazioni sindacali lo stato di crisi aziendale, dovuto all’impossibilità di mantenere in esercizio la casa di cura con fondi propri essendo le prestazioni assistenziali rese quasi esclusivamente in regime di convenzione.

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