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Zappulla (Pd): “Chiesta la sospensione di Francesco Pappalardo”

Nelle prossime ore, sarà presentato uno specifico e dettagliato ricorso-denunzia alla Commissione Provinciale di Garanzia, per chiedere di assumere il provvedimento di sospensione di Pappalardo dal partito, con decadenza dal ruolo di Presidente del Gruppo, confermando l’inefficacia e l’illegittimità del documento assunto dallo stesso nei confronti della consigliera Princiotta che è e resta del Partito Democratico e del gruppo consiliare.
“Quello compiuto è un gravissimo atto di arroganza politica – afferma il deputato nazionale Pippo Zappulla – in una sorta di ‘pulizia etnica’ contro ogni forma di dissenso rispetto a quanti fanno riferimento alla componente fotiana-garozziana. Si può condividere o meno l’operato di un  consigliere ma a nessuno, tranne che nei tribunali del popolo e nelle epurazioni staliniane, è consentito assumere provvedimenti disciplinari simili”.
“C’è una palese incapacità dello stesso Pappalardo a gestire un gruppo e a rappresentare punto di riferimento sui problemi della città e dei Siracusani. Della presenza di Pappalardo i più si stanno accorgendo solo ora che sta probabilmente eseguendo gli ordini impartiti. La vicenda è ancora più grave ed inquietante perché,  ribadisco,  si presenta come un chiaro e grave attentato ai tentativi di ricostruire un’unità necessaria e possibile del Pd siracusano. Garozzo dimostra di essere politicamente un irresponsabile: invece di redarguire il  redivivo Pappalardo lo sostiene pur consapevole che questa vicenda si dimostrerà alla fine un grande bluff. Da giorni, infatti, ci sono da più parti chiari e palesi tentativi di riprendere il faticoso cammino del dialogo, condizione indispensabile per ricostruire il partito plurale e inclusivo che i cittadini e gli elettori pretendono. Garozzo, nel ruolo di Sindaco del capoluogo, potrebbe essere uno dei leader di tutto il Pd siracusano e invece si comporta come capo nervoso e scomposto di una parte di una componente. E’ talmente chiaro che si tratta di un’operazione per assottigliare gli spazi di un dialogo anche perchè la vicenda Princiotta si dimostrerà molto presto per quel che realmente è:  una indegna sceneggiata”.

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