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Augusta, La Russa e Alemanno: “Stop all’operazione Mare Nostrum”

Duemila adesioni sono state raccolte su una duplice proposta: “da una parte la modifica dell’operazione Mare Nostrum nella direzione del blocco navale dei porti di partenza e dall’altra l’introduzione del divieto di realizzare centri di accoglienza nei Comuni con particolari drammaticità o a rischio dissesto finanziario”, lo ha spiegato in una nota Gianni Alemanno, dell’ufficio di presidenza di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, in merito alla petizione promossa da Rete Civica Nazionale, Comitato spontaneo del quartiere Terravecchia-Paradiso e Comitato Cittadino Augustano. L’ex ministro La Ruzza insieme con l’ex sindaco di Roma Alemanno sono stati questa mattina ad Augusta dove hanno tenuto una conferenza stampa per spiegare il senso della loro manifestazione.
“Gli ultimi dati dell’operazione Mare Nostrum parlano di 93 mila profughi provenienti dall’Africa sbarcati sulle coste italiane da ottobre 2013, un dato impressionante che consente al governo Renzi di incamerare l’ennesimo record negativo: sono bastati pochi mesi per superare i 60mila sbarchi registrati nel 2011, con oltre 600milioni di euro di spese sostenute dai contribuenti italiani che, con la crisi che taglia posti di lavoro e fa chiudere le aziende, deve veder distribuito un buono da 30 euro al giorno per pagare vitto e alloggio ai profughi”.
La visita di oggi insieme a Ignazio La Russa ad Augusta comune nel siracusano, sede navale dell’operazione Mare Nostrum – prosegue Alemanno – ente commissariato per infiltrazioni mafiose, gravato da oltre 60 milioni di euro di debiti e con oltre 7 mila disoccupati, vuole portare la solidarietà ad una delle tante realtà dimenticate dal governo Renzi che rischia di vedersi aprire un ulteriore centro di accoglienza a ridosso dell’ex-capitaneria, nel cuore del centro storico”.

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