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Amoddio: “Dietro il caso dei soprintendenti, una pratica politica”

“La decisione dell’Assessore regionale ai Beni Culturali Furnari, di congelare i sovrintendenti bloccando di fatto l’operatività delle sovrintendenze necessita di una forte e netta presa di posizione”. Così l’onorevole Sofia Amoddio, deputato nazionale del PD. “È evidente a tutti che la sospensione dei vertici a meno di un anno dalla nomina dei sovrintendenti, oltre a bloccare ancora una volta le funzioni e i progetti degli enti rappresenta una presa di posizione politica che necessita di spiegazioni chiare”.

“Spostare l’attenzione dell’opinione pubblica su presunte irregolarità amministrative e formali come la mancata registrazione dei contratti individuali, fatto risibile e non vincolante, sembra celare pratiche politiche vetuste”. “Inoltre, la notizia di ieri sulla riconferma dell’Architetto Caffo a capo della sovrintendenza di Catania, di fatto annulla in un colpo solo tutte le motivazioni che l’assessorato regionale aveva addotto per le revoche dei nove sovrintendenti delle provincia siciliane”.

“Alla Dott.ssa Basile va tutta la mia stima e il mio supporto perché ha dimostrato competenza straordinaria e profonda conoscenza del territorio e della sua storia dimostrandosi, se ce ne fosse stato bisogno, la persona più adatta a ricoprire il ruolo di sovrintendente in una realtà difficile come quella siracusana”. “Alla luce degli ultimi episodi – conclude Sofia Amoddio – sono certa che il riesame degli incarichi disposto dalla Regione Sicilia si concluda nei prossimi giorni e che i sovrintendenti rimangano al loro posto e siano messi nella condizione migliore per svolgere il proprio lavoro di valorizzazione del nostro patrimonio culturale”.

 

 

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