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Augusta, servizio mortuario del Muscatello sott’accusa

Con una nota al direttore generale dell’Asp di Siracusa, la segreteria sindacale aziendale Anaao-Assomed rappresentata da Giuseppe Romano, chiede di sapere se il servizio mortuario dell’ospedale Muscatello è in possesso dei requisiti organizzativi (e ne richiede copia della documentazione) di legge e strutturali previsti dalle normative vigenti, oltre che di sapere qual’è il numero massimo di salme che esso può ospitare. “Giorno 31 maggio 2015 nella camera mortuaria del presidio ospedaliero di Augusta sono state trasportate 17 salme di persone immigranti giunte cadavere nel porto di Augusta. Dichiara la segreteria sindacale – Le salme, dopo alcuni giorni hanno cominciato a sprigionare un intenso fetore percepibile a decine di metri di distanza ed anche in alcuni ambulatori e stanze di degenza dell’ospedale. La causa di tale grave anomala situazione è da ricercarsi, probabilmente, nella inadeguatezza della camera mortuaria del nosocomio, oltre che dall’uso incongruo che di detta camera è stato fatto”. Le salme, dopo sei giorni sono state trasportate altrove. “In relazione a questo fatto, ci chiediamo – se il servizio mortuario dell’ospedale è in possesso dei requisiti organizzativi e strutturali previsti dalle normative vigenti ed in particolare dal decreto amministrativo 890/02, allegato 1 punto 3 lettera q. La presente richiesta riveste carattere di urgenza – ha concluso – considerate le implicazioni di sicurezza sanitaria che la problematica segnalata comporta per le persone che accedono nei locali del servizio mortuario dell’ospedale. Considerato, altresì, il dovere che l’azienda ha di osservare le normative vigenti per la tutela dei diritti e della dignità delle persone defunte e dei loro familiari, sia italiani che stranieri”.

F.G.

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