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Caso dell’anziana al pronto soccorso, l’Asp: “Nessun errore diagnostico”

“Pur comprendendo il disappunto del familiare sui tempi di permanenza in area di emergenza e sull’evento accidentale della frattura del femore, non si ravvisano nella gestione della paziente né errori diagnostici né gestionali e si sottolinea ancora una volta che tutto il personale del Pronto Soccorso si adopera instancabilmente nell’interesse dei pazienti nonostante le difficoltà”.

Sul caso oggetto dell’esposto dei familiari di una paziente che sarebbe rimasta a loro dire per diversi giorni nel PS dell’ospedale di Siracusa e senza assistenza è il direttore del PS Aulo Di Grande. Il direttore medico di presidio Paolo Bordonaro, intanto, ha avviato una indagine interna per verificare quanto segnalato mentre non risulta alcuna richiesta di intervento da parte dei familiari all’Ufficio Relazioni con il Pubblico, sempre pronto a rispondere alle richieste degli utenti, prima che venisse diffuso attraverso la stampa, come specifica la responsabile Adalgisa Cucè.

Il direttore Di Grande puntualizza che la paziente è stata trasferita in meno di 12 ore dall’arrivo in PS, dopo i primi accertamenti, in Holding area per la prosecuzione dell’iter diagnostico.  “E’ errato affermare che la paziente è rimasta in pronto soccorso per diversi giorni – spiega Di Grande – visto che il trasferimento in holding area è avvenuto in meno di 12 ore. L’holding Area – spiega Di Grande – è una articolazione funzionale del PS ideata e realizzata al fine di assistere i pazienti in attesa del ricovero in reparto, assicurando loro quanto necessario, dotata di personale medico dedicato dalle ore 8 alle 20 così come di personale infermieristico e ausiliario sempre presente. La paziente ha proseguito la terapia medica prescritta fino al ricovero in reparto ed è stata assistita al pari degli altri pazienti e in merito alla diagnosi, è stata sottoposta a tutti gli accertamenti non ravvisando alcun errore diagnostico. In riferimento alla caduta accidentale esitata nella frattura del femore, è stata seguita pedissequamente la procedura aziendale con utilizzo delle sponde sin dall’accettazione in triage ove è stato opportunamente segnalato il “rischio caduta”. Purtroppo qualunque procedura finalizzata a ridurre il rischio di cadute non le azzera, come documentato dai dati presenti in letteratura”.

“Chiamati dal Pronto soccorso la mattina del 25 gennaio – interviene il direttore del reparto di Ortopedia Salvatore Caruso – ad accertamenti effettuati la paziente a meno di 24 ore è stata ricoverata in Ortopedia. Il tipo di frattura non rientra nel progetto femore ma nonostante questo, vista la situazione clinica generale della paziente, prima di operarla, nell’interesse della paziente stessa, si stanno eseguendo tutti gli accertamenti del caso”.

Infine, il direttore del PS Aulo De Grande interviene in merito all’appunto relativo alla impossibilità per i familiari di assistere i pazienti anziani durante la permanenza in Holding area: “La maggioranza dei pazienti – spiega – è anziana e la presenza dei familiari congestionerebbe a dismisura i locali, senza tenere conto del rischio legato alla diffusione del covid-19”.

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