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Caso Ias, il sindaco di Melilli Carta: “Pronti a farci un nostro depuratore”

Il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, si dice pronto a realizzare un depuratore in cui fare confluire i reflui civili prodotti dal comune, qualora dovesse mutare il quadro di gestione del depuratore consortile di Priolo. Carta si dice sorpreso delle modifiche apportate alla legge regionale del 12 gennaio 2012, che ha istituito l’Irsap,  Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive, che, di fatto, ha preso il posto del consorzio Asi, oggi in liquidazione, all’interno dell’Ias, per la gestione del depuratore di Priolo. La legge, così com’è stata modificata, assegna al comune di Priolo, la gestione dell’impianto Ias, e quindi tutti i costi di gestione, che sono stati sostenuti dai soci privati, passano al pubblico, vale a dire sui comuni di Priolo e di Melilli. 

– Che cosa vi preoccupa della modifica apportata alla legge? 

 “Cambia tutta la conformazione della gestione – afferma il sindaco Carta – da società collegiale, finanziata dai privati, che sversano reflui nel depuratore, si trasforma in una gestione pubblica, temporaneamente affidata al comune di Priolo, invece che essere gestito collegialmente dal territorio e, perché no, dalla società in house dell’Ati di Siracusa che è già formata e che i consigli comunali stanno gestendo. In questo modo non si rischia di accollare ai cittadini di Priolo e Melilli tutto il costo del depuratore”. 

– Come intervenire? 

“Quella che s’intende adottare è una scelta estrema. Andrebbe coinvolto tutto il territorio per assorbire il costo del depuratore che è di circa 17-18 milioni l’anno. Sono molto preoccupato perché, innanzitutto, bisognerà capire chi metterà i soldi per adempiere alle prescrizioni imposte dalla Procura aretusea nell’ambito dell’operazione no fly, e ancor più preoccupato perché se i soci privati diventano utenti, saranno calmierati i costi della depurazione dei reflui e tutto l’onere si ripercuote sui cittadini dei due comuni”. 

– Il comune di Melilli ha una strategia, un’alternativa? 

“Abbiamo convocato il consiglio comunale per lunedì – dice Carta – invitando l’assessore Turano e tutta la deputazione nazionale e regionale siracusana, i sindacati e Confindustria perché vogliamo essere decisi nell’azione che stiamo intraprendendo e chiari nei confronti dei cittadini. Sia chiaro che se dovesse accadere questo, la responsabilità non è di certo del sindaco né dell’amministrazione comunale di Melilli ma di scelte scellerate dell’assemblea regionale siciliana che in minima parte ha fatto una legge che non è solo inattuale ma va in contrasto al piano d’ambito provinciale sul servizio idrico”. 

– Si può ipotizzare che comune di Melilli realizzi un nuovo depuratore, uscendo definitivamente dal depuratore consortile gestito da Ias? 

“Se il comune di Priolo – conclude Carta – dovesse assumere la gestione dell’Ias, ci costruiremo il nostro depuratore. Non intendo in alcun modo aumentare la bolletta del relativo servizio ai miei concittadini”. 

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