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Depistaggio Eni, Descalzi querela l’avv. Amara per diffamazione

L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha depositato questa mattina in Procura a Milano una querela per diffamazione aggravata nei confronti di Piero Amara, “a seguito di quanto pubblicato oggi da alcuni organi di stampa in relazione alla memoria difensiva sottoposta dall’avvocato alla Procura”, spiega Eni in una nota. Descalzi smentisce “in modo categorico” le affermazioni rese da Amara attraverso la propria memoria depositata dal suo difensore nel procedimento sul cosidetto depistaggio, “dichiarazioni assolutamente prive di fondamento”, sottolinea la nota.

Oltre a questo, fa sapere Eni, dopo le dichiarazioni rese il 2 luglio 2019 dall’avvocato Giuseppe Calafiore presso la Procura di Milano e pubblicate il 13 luglio da una testata giornalistica nazionale, e delle dichiarazioni rese da Vincenzo Armanna alla stessa testata, il Chief Services & Stakeholder Relations Officer della società, Claudio Granata, ha sporto denuncia per calunnia presso la Procura di Milano nei confronti di Calafiore e Amara, e per diffamazione aggravata nei confronti di Armanna. “Le affermazioni avanzate dai tre soggetti denunciati, volte a configurare gravi accuse di reato, sono state a più riprese smentite da Claudio Granata poiché riportano circostanze false e per di più prive di qualsiasi logica e fondamento”, sottolinea ancora Eni.

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