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Inda, il ministro Franceschini conferma: prima lo statuto poi lo stop al commissario

Sul caso Inda il ministro Franceschini, rispondendo all’interrogazione del parlamentare del Pd Zappulla, spiega che la proposta di modifica dello statuto della fondazione è pervenuta il 17 novembre al ministero mentre informalmente è stata avviata una consultazione non solo col ministero ma anche con i rappresentanti ufficiali delle altre istituzioni pubbliche membri della Fondazione, ovvero l’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana ed il Comune di Siracusa.

Il ministro conferma che “la gestione commissariale della Fondazione Istituto Nazionale per il Dramma Antico sarà conclusa con l’approvazione del nuovo Statuto della Fondazione. I tempi di consegna della proposta sono compatibili sia con la possibilità di approvarla entro il 4 febbraio, data di scadenza del Commissariamento, che con gli obiettivi assegnati al Commissario Straordinario.

Con il Decreto Ministeriale del 5 febbraio 2016 è stato infatti richiesto al Commissario di concentrarsi, per i primi sei mesi del suo incarico, sull’avvio della stagione del presente esercizio che le problematiche in seno al CdA, così come evidenziate dalla verifica ispettiva disposta dal Segretariato generale del Ministero, rischiavano di compromettere e sull’applicazione di provvedimenti organizzativi adeguati a controllare e gestire meglio l’operato della Fondazione. Ambedue gli obiettivi sono stati pienamente colti e perseguiti dal Commissario”.

“Relativamente alle collaborazioni e consulenze – scrive il ministro Franceschini – il Commissario ha ritenuto importante dotare la Fondazione, a partire da maggio 2016, di una Commissione di quattro esperti di indiscusso livello nei campi della cultura classica, della gestione artistica, della gestione di istituzioni culturali e delle competenze legali. Le personalità in questione hanno svolto la loro attività a titolo gratuito, senza alcun onere per la Fondazione, che ha ottenuto ampi riconoscimenti anche grazie al livello e alla caratura degli esperti coinvolti”.

Inoltre, nell’ambito delle proprie competenze e funzioni, il Commissario ha assegnato consulenze operative, seguendo le procedure previste per le varie tipologie d’incarico dalla normativa vigente.

Il ministro Franceschini ha anche specificato che “ove in esito all’esperienza commissariale emergesse l’eventuale esigenza di un intervento normativo, il Ministero dei beni e dell’attività culturali e del turismo si confronterà ampiamente, oltre che, naturalmente, con le Commissioni di merito, con gli Enti locali interessati, nel pieno rispetto delle specificità dell’Istituto”.

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