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Italia dei valori e centristi: interrogazione per il welfare

’occasione per approfondire e denunciare pubblicamente lo stato di abbandono in cui versa il settore socio – economico del “Welfare” nella nostra provincia, e lo facciamo insieme Italia dei valori e Centristi per l’Europa, in qualità di forze politiche moderate che credono in uno sviluppo del territorio centrato sulla persona e sui suoi bisogni. L’On. Pippo Sorbello, Deputato Regionale Ars, ha depositato nei giorni scorsi un’interrogazione parlamentare al fine di chiedere urgenti chiarimenti sui ritardi da parte dei Comuni nella stipula delle convenzioni e nell’erogazione delle rette socio – assistenziali in favore delle cooperative sociali. Giova precisare che nell’ambito dell’organizzazione e gestione dei servizi socio assistenziali e socio sanitari le Amministrazioni Comunali, per il tramite del Servizio Sociale Professionale, sono chiamate a stipulare apposite convenzioni con le cooperative e le imprese sociali, iscritte all’albo di cui alla L.R. 22/1986, al fine di fornire servizi alle persone in situazione di chiara fragilità sociale. Tali convenzioni costituiscono il necessario sostrato giuridico per disciplinare i rapporti giuridico – economici tra i Comuni e il privato sociale. Ad oggi nella provincia di Siracusa si registrano casi di ritardi da parte di Amministrazioni Comunali nella stipula di convenzioni di oltre 18 mesi, con conseguente assenza in capo alle imprese sociali di un contratto valido con la P.A. (la P.A. è tenuta a contrarre in forma scritta a pena di nullità) nonché con conseguenti ritardi nell’erogazione delle spettanze e delle rette socio assistenziali maturate. E’ un circolo vizioso che si ripercuote inevitabilmente sui comparti più esposti e fragili: i lavoratori del settore Welfare che subiscono considerevoli ritardi nel pagamento delle retribuzioni e gli Utenti che vedono sempre più a rischio la continuità assistenziale. A ciò va aggiunta l’assenza istituzionale del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, ex Provincia Regionale, che da tempo purtroppo non ottempera al proprio ruolo di Italia dei valori“cabina di regia” provinciale per l’analisi e l’armonizzazione dell’offerta socio – sanitaria. Italia dei valori e Centristi l’Europa denunciano vigorosamente la mancata applicazione dell’art. 7 della Legge 328/2000 allorquando prevede << 1. Le province concorrono alla programmazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali per i compiti previsti dall’articolo 15 della legge 8 giugno 1990, n. 142, nonché dall’articolo 132 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, secondo le modalità definite dalle regioni che disciplinano il ruolo delle province in ordine:a) alla raccolta delle conoscenze e dei dati sui bisogni e sulle risorse rese disponibili dai comuni e da altri soggetti istituzionali presenti in ambito provinciale per concorrere all’attuazione del sistema informativo dei servizi sociali;b) all’analisi dell’offerta assistenziale per promuovere approfondimenti mirati sui fenomeni sociali più rilevanti in ambito provinciale fornendo, su richiesta dei comuni e degli enti locali interessati, il supporto necessario per il coordinamento degli interventi territoriali;c) alla promozione, d’intesa con i comuni, di iniziative di formazione, con particolare riguardo alla formazione professionale di base e all’aggiornamento;d) alla partecipazione alla definizione e all’attuazione dei piani di zona>>. Per queste ragioni, chiediamo con forza che il Libero Consorzio Comunale di Siracusa si attivi tempestivamente affinché venga analizzata l’offerta territoriale ed elaborato un “Piano provinciale dell’offerta socio sanitaria”, al fine di fornire al cittadino un quadro completo ed esaustivo dei servizi alla persona nella ns. provincia e gettare le basi di una vera e propria rete socio – sanitaria che consenta di creare interventi mirati ed economicamente vantaggiosi. Per fare un esempio rilevante, un Piano Provinciale potrebbe consentire di intervenire efficacemente con progetti di post – ospedalizzazione per anziani e disabili, senza gravare troppo sulla spesa sanitaria pubblica. Su questo punto nodale, Italia dei valori e Centristi per l’Europa vigileranno attentamente perché si adempia a siffatto onere istituzionale.

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