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La Società in cui viviamo: sempre più ipocriti e arroganti

Viviamo in una società che non rispecchia più i valori in cui crediamo. Questa funzione della sociologia è indispensabile perché apre prospettive teoriche diverse. La nostra vita sociale formale è solo apparentemente utile; siamo sostanzialmente dalla natura umana, di solito, portati ad essere più ipocriti che sinceri, per autodifesa e non per difetto intrinseco.

Sono ormai tante le persone in giro che mentre parli ti interrompono ancor prima di finire il tuo ragionamento. Racconto o tesi che dir si voglia, con la loro arroganza e odioso vociare, bloccano ogni possibile civile dialogo. A parte la mancanza di rispetto di questi individui che il più delle volte sono degli ignoranti, sottomessi sociali, con l’aspetto che irrita a pelle. Amano parlare sopra la tua voce nella regola della prevaricazione. Il metodo civile vuole che si parli uno alla volta; chi si irrita già parte prevenuto per la sua conosciuta ignoranza, oltre che dalla semplice maleducazione. Non hanno, poveri diavoli, la necessaria intelligenza sociale e sono consapevoli della loro intrinseca ignoranza. Insomma, non hanno un livello cognitivo per capire quando e come intervenire in maniera controllata e accettabile in un atto socievole, comunicativo, civile.

La sensazione per le vittime predestinate è quella di venire sopraffatti, a parte la dichiarata insufficienza di rispetto nei confronti del Prossimo. E questo semplicemente perché hanno sempre fatto così. In una sorta di acculturamento senza la necessaria correzione. Manca la fondamentale esperienza e il modo civile di ascoltare; deficit di una mancata istruzione, ma anche dettata dalla scarsa natura intellettuale; e questo conferma che non ti ascoltano per semplice elementare arroganza. Tutto questo accade in un mondo dove ormai si gioca al massacro dei vincoli sociali, che possono essere di carattere generale o personale, ma nel complessivo hanno la funzione di impedire e di interferire con la libertà della persona in quando individui umani, e non robot o animali preistorici. Viene a mancare la libertà di espressione senza poter manifestare il proprio pensiero, tesi o dissenso, rispetto alla componente principale della dimensione sociale in cui viviamo. Sarà colpa del Coronavirus o della mente contorta?

Concetto Alota

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