Cultura

Noto, nel Festival Documentaria la retrospettiva su Alberto Grifi

La V edizione di DocumentariaNoto, ideata ed organizzata dal Collettivo Artistico FrameOff con il Patrocinio del Comune di Noto e la collaborazione della Fondazione Teatro “Tina Di Lorenzo”, presenta anche quest’anno dei momenti di studio ed approfondimento di figure che a vario titolo hanno contraddistinto lo sviluppo ed aiutato la crescita del documentario in Italia. E proprio grazie ad importantissime collaborazioni quali l’Associazione Culturale Alberto Grifi, Distribuzioni dal Basso e la Fondazione Baruchello la Direzione Artistica del Festival Documentaria, in programma a Noto dal 13 al 17 dicembre 2017, è particolarmente lieta di comunicare che la Retrospettiva di quest’anno è dedicata ad Alberto Grifi, senza dubbio il cineasta più rappresentativo del cinema underground italiano, a dieci anni dalla sua scomparsa. A cura di Niki Ottimofiore la retrospettiva si intitola “L’uomo-laboratorio” e si svolgerà nei Bassi di Palazzo Ducezio mercoledì 13 e giovedi 14; non solo proiezioni ma soprattutto qualificati interventi che porranno l’accento sulle opere e le sperimentazioni di questo artista-inventore tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano. Questo nel dettaglio il programma:mercoledì 13 dicembre alle ore 20.30 interverranno Antonio Martino, film-maker , Danilo Monte (OpenDDB) film-maker, Antonio Veneziano (Candida Tv) fil-maker, ed assisteremo alle proiezioni di “Non soffiare nel narghilè” (30’, del 1970) di Alberto Grifi, intervista per la BBC , dove il giovane Grifi racconta come nasce l’idea di girare un film in Sicilia. Documento straordinario che ci riporta a Terrasini fra i personaggi della comune hippy fondata negli anni sessanta dal poeta e giornalista Carlo Silvestri che decise di dar vita alla prima Comune d’Italia. “La lezione del cattivo maestro” (10’, del 2007) di Danilo Monte, Cristiano Zuccotti, e Antonella Grieco, è il video di presentazione del progetto  “L’eredità di Grifi”.

“Dinni e la normalina” (27′, del 1978) di Alberto Grifi, film distopico dove lo stato rende i cittadini dei lavoratori modello attraverso una droga, la normalina che viene iniettata sotto forma di vaccino obbligatorio. Il film riporta lo spettatore nel vivo delle assemblee degli anni settanta attraverso l’utilizzo di  materiale d’archivio “innestato” nel flusso narrativo del film . Qualcuno riuscirà ad evitare di prendere la dose di normalina ma come vedremo verrà ricercato come un terrorista, poi arrestato e obbligato a ricevere la dose, salvo esiti inaspettati. Giovedì 14 dicembre a curare gli interventi sarà Alessandro Aiello (Collettivo Canecapovolto) film-maker e vedremo: “In viaggio verso Alberto Grifi” (17′, del 2013) di Canecapovolto, intervista di Canecapovolto ad Alberto Grifi con Roberto Silvestri. “Verifica incerta” (30′, del 1964) di Alberto Grifi e Gianfranco Baruchello, massacro cinematografico di film hollywoodiani famosi rimontati pensando al Dada; presentato per la prima volta a Parigi suscitò l’entusiasmo di Marcel Duchamp, Man Ray, Max Ernst. E l’ostentato disprezzo di molti famosi critici cinematografici italiani. JohnCage, entusiasta della colonna sonora, lo presentò al New York Museum of Modern Art. “L’occhio e per così dire l’evoluzione biologica di una lacrima//autoritratto Aushwitz” (35′, 1965/68-2007) di Alberto Grifi, la voce over legge una denuncia in cui si descrivono i maltrattamenti subiti da un giovane trasferito dal carcere di S. Vittore di Milano al carcere di Mamone in Sardegna. Le immagini, tra le quali scarti di “Il deserto rosso” in cui Monica Vitti cerca di piangere, sono state trovate nei cestini di qualche moviola e montate con un film girato nel campo di concentramento di Auschwitz. A dir poco straordinario il programma della due giorni dedicata ad Alberto Grifi e che faranno da interessante prologo alle giornate di proiezione dei sei film in concorso, venerdì 15, sabato 16 e domenica 17, al Teatro Tina Di Lorenzo, e già selezionati dalla giuria, che a breve li renderà noi, ed agli otto fuori concorso, proiettati ai Bassi di Palazzo Ducezio. Infine si ricordano i workshop di alta formazione e per i quali è ancora possibile iscriversi: “L’inarrestabile evoluzione della “Camera Stylo” workshop di regia tenuto da Antonio Martino; workshop di montaggio di cinema documentario a cura di Corrado Iuvara; FAKE! Workshop sul falso documentario a cura di Scuola Fuorinorma / Canecapovolto; “Copyright, Creative Commons e le nuove frontiere della distribuzione digitale indipendente”, seminario a cura di Distribuzioni dal basso. Le iscrizioni si effettuano online sino al 10 dicembre o ad esaurimento posti, sul nostro sito, che vi invitiamo a visitare anche per tutte le altre notizie e info

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