PoliticaPrimo Piano

Noto, tutt’altro che concluso il caso dei lavoratori precari

Tutt’altro che conclusa la vicenda dei lavoratori, ex precari, del Comune coinvolti nella vicenda di un ricorso che avrebbe reso nulli i loro contratti. Usiamo il condizionale perchè in realtà la sentenza del tribunale del lavoro, chiamato in causa da un ricorso, avverso solo a quattro dipendenti di fascia D. Questo significa che, a rigor di logica, la sentenza e di conseguenza l’annullamento del contratto non deve riguardare i restanti 127 di altre fascie. Poi invece la realtà è che da oltre tre mesi, questi dipendenti del comune di Noto non hanno ricevuto risposte certe. L”argomento è già arrivato in aula consigliare, un civico consesso
che ha anche portato all’approvazione, con voto trasversale, di un atto di diffida nei confronti del Sindaco Corrado Bonfanti. Oggi quattro consiglieri comunali, Bosco, Cutrali, Trombatore e Veneziano ” a tutela del lavoro e dell’efficienza dell’Ente” hanno richiesto, al Presidente del Consiglio Comunale, la convocazione di una seduta aperta alle forze sociali, politiche e sindacali, per dibattere e trovare una soluzione al problema senza compromissioni di tipo politico. Di seguito il documento integrale: “I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell’art. 26 e 48 del Regolamento del Consiglio Comunale, chiedono l’immediata  convocazione del massimo consesso cittadino in seduta aperta, per consentire gli interventi dei parlamentari, degli organismi di partecipazione popolare dei sindacati e dei lavoratori, con il seguente ordine del giorno:
1) Esame della situazione venutasi a creare per i lavoratori ex contrattisti del Comune di Noto;
2) Approvazione dell’allegata mozione”. Ed anche questa ve la riportiamo fedelmente: “Premesso che, in data 31/12/2010 il Comune di Noto procedeva all’assunzione, con contratto a tempo indeterminato part-time, di n. 131 lavoratori precari in attività presso l’ente, inquadrandoli, in base ai titoli posseduti ed agli esami sostenuti, nelle categorie contrattuali “B”, “C” e “D”;
Vista la Sentenza n. 372/14, con la quale il Giudice del Lavoro di Siracusa ha dichiarato nulla la procedura di stabilizzazione relativamente ai quattro lavoratori di “categoria D”; Considerato che, con delibera consiliare n. 41 del 23/07/2014, il consiglio comunale ha diffidato il Sindaco a non procedere all’immediata revoca della procedura di stabilizzazione e subordinare ogni atto deliberativo che vada in tale direzione, al provvedimento dei Giudice del Lavoro in ordine ad una eventuale richiesta di sospensiva della sentenza 372/14, nonché all’esito dell’eventuale giudizio di appello.Verificato che, con delibera di giunta n. 215 del 12/09/2014, l’amministrazione, viceversa, ha emanato le linee di indirizzo e dato mandato al dirigente del settore per adottare tutti gli atti necessari al declassamento del personale in “categoria B” o, in subordine, disporne il rientro nel bacino del precariato. Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta Municipale, coerentemente alla precedente deliberazione di Consiglio n. 41 del 23/07/2014, ad annullare la delibera di giunta di cui sopra e ad astenersi dal prendere qualsiasi provvedimento che non si riferisca esclusivamente ai lavoratori di categoria D, dal momento che il procedimento in corso non riguarda coloro che sono inquadrati in B e C.
Per quanto concerne la posizione dei 4 dipendenti coinvolti nel giudizio di appello n. 529/2014 R.G.L., impegna il Sindaco e la Giunta Municipale, altresì, ad attendere la pronuncia definitiva del Giudice del Lavoro, stante l’assoluta mancanza di pregiudizio per l’Ente Comune”. Firmato Giuseppe Bosco, Salvatore Cutrali,  Giuseppe Trombatore, e Salvatore Veneziano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *