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Noto, vandali senza remore continuano a deturpare indisturbati

Un pugno nello stomaco, anzi una serie di pugni sferrati a ripetizione. Non si placa l’azione indisturbata di ignoti vandali che hanno preso di mira il centro storico con bombolette spray e danni di vario genere. Qualcuno ricorderà il grave atto perpetrato contro la mostra fotografica di fine estate, che obbligò gli organizzatori a spostare la sede della stessa. Oltre la metà delle opere fu completamente distrutta, con pesanti ripercussioni che obbligarono l’Associazione a sporgere denuncia facendo affidamento sulla possibilità di individuare gli autori tramite le telecamere della videosorveglianza. Oggi a distanza di qualche mese ci ritroviamo a parlare nuovamente della splendida Chiesa dell’Immacolata, della sua bellissima scalinata e del terrazzo adiacente dove spicca la statua della Madonna, che proprio lo scorso 8 di dicembre, ha ricevuto l’omaggio floreale.

E purtroppo ne riparliamo non per le festività ma per l’ennesimo grave sfregio contro vasi, muri e statua. Non sapremmo da dove iniziare: colpi di spray neri come ferite sanguinanti sui monumenti, scritte bestiali, perché frutto di pura bestialità, e altri sfregi ad un patrimonio che, duole dirlo, sembra essere alla mercé di chicchessia. Azioni stolte, senza alcuna ragione, figlie di un nulla difficile da comprendere per chi ha un po’ di amore e rispetto per la propria città, o anche semplicemente per il luogo in cui vive. Adesso tutti fanno affidamento sulla possibilità di avere dalle immagini della videosorveglianza e individuare i vandali. Inoltre c’è da ripristinare lo stato dei luoghi, al più presto possibile, e non sarà un’operazione così facile e semplice. Resta la sensazione di impotenza e inerzia, il sentire la propria città in balia di deficienti in grado di colpire indisturbati. Indisturbati, come è successo a settembre, come qualche ora fa, indisturbati ed impuniti per un esempio che proprio dei migliori non è. Occorre una città più vigile e presente, ed in grado di tutelare se stessa a dispetto di chiunque.

Emanuela Volcan

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