PoliticaPrimo Piano

Nuovo ospedale di Siracusa, emendamento in commissione Bilancio

I rimborsi sul Sisma 90, l’edilizia ospedaliera per il polo siracusano, il rientro dal dissesto del Libero consorzio comunale sono le priorità degli emendamenti presentati in Commissione Bilancio in Senato a prima firma Nicita.

Per ciascun emendamento viene indicata anche la copertura ed è stato superato il primo scoglio dell’ammissibilità. “Si tratta di emendamenti molto onerosi – dice il senatore del Pd – e comprendo la difficoltà del momento, così come sono consapevole che i colleghi di maggioranza siano stati costretti ad accogliere l’invito-ordine della Presidente del Consiglio a non presentare emendamenti. Tuttavia, queste tre priorità fanno da tempo parte di un impegno bipartisan e chiedo quindi a tutti i colleghi parlamentari di fare squadra per sostenerli”.

 Per il diritto al completo rimborso di quanto indebitamente versato dai soggetti colpiti dal sisma del 1990, l’emendamento prevede che si provveda, nel triennio 2024, 2025, 2026, mediante nuove risorse stanziate sugli ordinari capitoli di spesa utilizzati per il rimborso delle imposte sui redditi e dei relativi interessi. Per le finalità è autorizzato uno stanziamento di risorse pari a 20 milioni di euro all’anno per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030 finalizzati al graduale rimborso di tutte le istanze depositate e validate.

L’altro emendamento è finalizzato a concludere le procedure amministrative per la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero di Siracusa. Per tener conto dell’aumento dei costi derivanti dall’incremento dei prezzi per le opere pubbliche e della sua variante progettuale, a valere sulle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione destinate agli interventi di sanità pubblica, il Dipartimento della Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri integra l’accordo stipulato dal Ministro della salute e dalla Regione Siciliana, il famoso articolo 20, della legge 11 marzo 1988, con un impegno di spesa aggiuntivo pari a 140 milioni di euro per l’anno 2024.

Ai maggiori oneri pari a 140 milioni di euro per l’anno 2024, si provvede a valere sui risparmi di spesa e le maggiori entrate derivanti dalla rimodulazione e dall’eliminazione dei sussidi dannosi per l’ambiente (SAD) .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *