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Nuovo ospedale, nuovi fondi potrebbero arrivare dal Psc

Potrebbero arrivare dal Psc, il piano di sviluppo e coesione, i fondi necessari per completare il finanziamento del nuovo ospedale di Siracusa. Il grido d’allarme lanciato nei giorni scorsi dal sindaco Francesco Italia, è stato raccolto dai parlamentari regionali, alcuni dei quali si erano già attivati per colmare la voragine economica.
“Abbiamo tenuto un’audizione – spiega il deputato del Pd, Tiziano Spada, componente della commissione Esame delle attività dell’Unione Europea dell’Ars – nel corso della quale abbiamo stabilito di destinare i fondi Psc per finanziare la parte mancante. In teoria non ci dovrebbero essere grossi problemi per questo tipo d’iniziativa. Attendiamo il proseguo delle attività che egregiamente ha portato avanti il prefetto Giusi Scaduto, per avere in mano il progetto definitivo dell’opera e procedere oltre”.

Il problema, com’è noto, riguarda l’intervento dell’Autorità di bacino che, sulla scorta di una relazione dell’Università di Roma, consultata per la realizzazione, nella superficie in cui dovrà sorgere il nuovo ospedale, l’area attendamenti, ha precluso qualsiasi altro intervento, ritenendo l’area già stressata da altri insediamenti. Relazione che prevede un aggravio dei costi dell’opera pubblica per la quale, fino ad oggi, è stata stanziata la somma di 200milioni di euro con fondi resi disponibili dall’art. 20 della legge 67 del 1988. Se per il sindaco Italia l’incremento del costo dell’ospedale si attesterebbe sui 147milioni di euro, non è di questo avviso il parlamentare regionale del M5S, Carlo Gilistro: “Sto affrontando il problema – dice – per risolvere il quale occorreranno circa 70milioni di euro che non dovrebbe essere difficile reperire tra le pieghe dei finanziamenti a disposizione della Regione. Nelle prossime ore incontrerò esponenti del governo per affrontare la questione e trovare la soluzione per la quale sono ottimista”.

Avanti tutta, quindi, con la progettazione e con la programmazione dell’inizio dei lavori. “Non è necessario attendere un nuovo finanziamento – incalza Spada – perché, nelle more, si potrà procedere con uno stralcio funzionale e avviare il cantiere, nell’attesa di destinare al nuovo ospedale i fondi provenienti dalla programmazione europea”.

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