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Siracusa – Alla ex Chindemi il Protocollo sulla dispersione scolastica diventa realtà

Questo mondo sarà di chi con il cuore sa dire di si!”. È anche così che oggi, nell’ex scuola di via Algeri a Siracusa, gli studenti degli Istituti “Chindemi” e “Karol Wojtyla” di Siracusa e “Maiore” di Noto hanno riaffermato il loro diritto a crescere in un mondo che sappia essere all’altezza dei loro sogni e che sappia offrire loro le opportunità per poterli realizzare.

E non poteva esserci incipit migliore per creare un’atmosfera tangibile di coesione spontanea ed autentica per la stipula del Protocollo per la prevenzione della dispersione scolastica nel comune di Siracusa e per la piena attuazione delle funzioni di tutela dei minorenni o dei giovani adulti destinatari di provvedimenti giudiziari civili e penali tra Prefettura, Comune, Tribunale per i minorenni di Catania, Procura di Siracusa, Forze di polizia, Ufficio Scolastico Provinciale, INPS e Associazione Nazionale Magistrati (testo del Protocollo in allegato).

Non sono stati da meno gli altri momenti che hanno fatto da cornice all’importante iniziativa.

Così, a squarciare il silenzio delle strade della Mazzarona sono stati gli alunni del coro della Chindemi, che con straordinaria maestria e palpabile emozione hanno intonato l’inno di Mameli, seguiti dall’incalzante ritmo dei tamburi che ha accompagnato l’ingresso di cittadini e Istituzioni.

Il cammino della libertà si è poi animato sulle note dell’inno “città educativa” e di “Baba Yetu” eseguiti con caloroso trasporto dal coro del Maiore, in una convinta interpretazione degli ideali di solidarietà, giustizia e uguaglianza.

Valori questi che anche lo sport insegna a coltivare, come hanno abilmente mostrato i giovani atleti che si sono esibiti nella specialità del fioretto.

Dalla nobiltà della scherma, alla rudimentalità dei piatti di plastica sulle note della danza russa di Tchaikovsky: talento e creatività di bambini e ragazzi sono stati i protagonisti di una giornata dedicata, appunto, alla tutela dei minori e all’importanza che un percorso educativo sano riveste nella formazione di ciascuno.

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