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Siracusa, apre il cantiere di radioterapia al “Rizza”

Partono i lavori per l’istituzione del servizio di Radioterapia a Siracusa. Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta e i rappresentanti della Società appaltatrice hanno firmato questo pomeriggio nella sede della Direzione generale il contratto per la fornitura e l’installazione chiavi in mano dell’acceleratore lineare per la realizzazione del Servizio di Radioterapia nell’area del presidio ospedaliero A. Rizza di viale Epipoli a Siracusa.

Nella stessa seduta si è proceduto alla consegna dei lavori che di fatto dà il via all’apertura del cantiere e all’inizio delle opere che dovranno essere concluse entro 300 giorni. Preliminarmente si è proceduto all’esame tecnico della progettazione esecutiva e alla deliberazione dell’approvazione del progetto esecutivo dei lavori e dello schema di contratto.

“Si conclude finalmente un percorso – dichiara il direttore generale Salvatore Brugaletta – che porterà molto presto a dotare questo territorio di un servizio, quello della radioterapia, che solleverà i pazienti dalla necessità di spostarsi fuori provincia con un comprensibile disagio vissuto sino ad oggi non soltanto dai pazienti stessi ma anche dai loro familiari sia in termini economici che emotivi. La provincia di Siracusa supera finalmente un gap storico. Un ringraziamento particolare desidero rivolgere a tutti i miei collaboratori che hanno consentito il raggiungimento del risultato di oggi. Un sentito ringraziamento al presidente della Regione Rosario Crocetta e all’assessore regionale della Salute Lucia Borsellino e a tutto il suo staff per l’impegno che ha profuso al fianco dell’Azienda per l’odierna realizzazione nonché all’assessore regionale all’Agricoltura Ezechia Paolo Reale componente il direttivo del Fondo sociale ex Eternit per avere sostenuto l’iniziativa della donazione da parte dei familiari degli ex lavoratori Eternit di 500 mila euro destinata all’Asp di Siracusa per l’acquisto di attrezzature complementari per la Radioterapia”.

Alla sottoscrizione del contratto erano presenti insieme con il direttore generale Salvatore Brugaletta il direttore amministrativo Giuseppe Di Bella, il direttore sanitario Anselmo Madeddu, il direttore dell’Ufficio Tecnico, e responsabile del procedimento Sebastiano Cantarella, gli ingegneri Santo Pettignano e Rosario Breci rispettivamente coordinatore per la sicurezza e collaudatore statico dei lavori, il progettista architettonico e direttore dei lavori Vincenzo Buccheri, la responsabile degli Affari Generali Danila Rosa e, per la società appaltatrice, il procuratore della Varian Medical System Italia S.p.A. Alessandro Indini, l’Amministratore unico della Alì S.p.A. Ignazio Alì e il collaboratore alla progettazione della medesima società Salvatore Scavo.

“Adesso sarà possibile procedere alla modifica della dotazione organica – dichiara il direttore sanitario Anselmo Madeddu – che consentirà di acquisire le risorse professionali necessarie per avviare le attività una volta consegnati i lavori. Il personale sarà adeguatamente formato presso centri di riferimento nazionali ed esteri. Stiamo prevedendo inoltre la stipula di una convenzione con una struttura pubblica di una Azienda limitrofa che consentirà la continuità assistenziale nei casi di temporanea interruzione dell’apparecchiatura per via di eventuali guasti o manutenzione così come è previsto dalle linee guida del settore”.

I lavori propedeutici all’installazione dell’acceleratore lineare, prevedono la realizzazione di due corpi di fabbrica ex-novo ubicati nell’area esterna dell’ospedale Rizza di viale Epipoli, immersa nella vegetazione. Il primo corpo di fabbrica conterrà la struttura a supporto delle attività radioterapiche; il secondo, un corpo schermato interamente realizzato in conglomerato cementizio armato di elevato spessore, il cosiddetto “bunker”, all’interno del quale sarà allocato l’acceleratore. L’area destinata ai trattamenti sarà controllata dal personale preposto, che consentirà l’ingresso della sola utenza da sottoporre a trattamento, proprio perché le attività che si svolgeranno all’interno sono soggette ad alto rischio di contaminazione. La struttura è divisa in tre macro aree dove è possibile identificare un’area accoglienza-attesa, un’area destinata al personale sanitario ed una ai pazienti soggetti a trattamento.

Alla realizzazione della struttura e all’acquisto dell’acceleratore lineare si sta provvedendo, com’è noto, con i fondi europei del programma Fo-Fesr 2007-2013 destinati dal governo della Regione siciliana all’acquisto di attrezzature diagnostiche di alta tecnologia e ad investimenti strutturali per l’innalzamento della salubrità delle strutture ospedaliere. La gara è stata espletata dall’Asp di Agrigento quale capofila per la fornitura e l’installazione chiavi in mano di 2 acceleratori lineari per le Asp di Agrigento e Siracusa.

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