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Siracusa. Concessione demaniale ex Piazza d’Armi Castello Maniace tra polemiche e colpi segreti in un groviglio di sussurra e grida

Presentato nei locali dell’assessorato alla Cultura del Comune di Siracusa il calendario del programma nell’ex piazza d’Armi, accanto al castello Maniace, nell’ambito del calendario dei festeggiamenti per i 2.750 anni dalla fondazione di Siracusa. L’organizzazione è curata dalla Comunità Euro-Afro-Asiatica del Turismo di Catania che “sigla” anche l’Ortigia Sound System Festival. Programma a cura della nuova titolare della concessionaria demaniale dell’Arena al Castello Maniace, concessa tra controversie, dubbi e proteste. Durante la presentazione, si sono registrate polemiche e disapprovazioni tra la vecchia e la nuova gestione, con scambio di battute, dove non sono mancati i riferimenti a fatti e misfatti del passato, in una difesa d’ufficio, a tratti stranamente malamente animata.  Gli interrogativi degli addetti ai lavori, si registrarono già nel mese di aprile scorso, quando in un sito online era riportato: Oss – Ortiga Sound dal 24 al 30 luglioSystem Festival 2017, tipologia di biglietti per gli eventi in programma in cui, tra le tante cose, era scritto che si terrà il 29 luglio all’Arena Maniace. Ma allora, la gara sarebbe stata già assegnata?

Vediamo perché. Per la stessa Area l’Agenzia del Demanio – secondo la vecchia gestione – ha pubblicato lo scorso 27 marzo il bando per la concessione ai privati dell’area della piazza d’Armi del Castello Maniace per un periodo variabile dai 6 ai 12 anni. Il bando prevede un canone annuo minimo di 5mila euro, la riqualificazione dell’area e il suo utilizzo per tutto il periodo dell’anno (ovviamente della concessione), e non solo d’estate, come per gli ultimi anni scorsi, con un progetto riferito al valore storico-culturale dello spazio. Le offerte dovevano essere presentate in busta sigillata entro il 2 maggio.

Ma secondo alcuni candidati-partecipanti, il bando sarebbe stato rimodulato e i tempi non consentirebbero di partecipare a chi dovrà adeguare la documentazione necessaria per aderire alla gara pubblica, occorrerebbe, quindi, almeno una proroga, a meno che non si conosca già la “variante.” E per la cronaca, all’epoca dei fatti, sarebbe stato presentato anche un esposto esplorativo in Procura.  Altra stortura denunciata. Mentre prima il prezzo di concessione era di 5000 euro al mese solo per il periodo estivo, ora è stato assegnato per la stessa somma, ma l’anno.

Nella concessione era inserita un’area di pertinenza dell’Area Marina protetta del Plemmirio, che ha presentato al tempo un formale ricorso gerarchico contro il bando di concessione d’uso a privati dell’area ex Piazza D’armi, che si affaccia sul Castello Maniace. Contestiamo fortemente questo bando – tuonò allora il presidente dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, Sebastiano Romano – in primo luogo perché prevede attività assolutamente non consone ad un contesto monumentale come il Castello Maniace. Un’area di grande pregio che verrebbe trasformata in una sorta di rumorosa kasba marocchina violentata giorno e notte nella sua essenza storica e naturalistica, venduta al migliore offerente”. L’ex presidente dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, Sebastiano Romano, non si è sbagliato.

C.A.  

 

 

 

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