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Siracusa, incardinato il piano regolatore generale

Il consiglio comunale è tornato a riunirsi stamattina per parlare di piano regolatore generale. La seduta è durata meno di un’ora e l’assemblea è stata sciolta dal presidente Leone Sullo per mancanza di numero legale.

La discussione sulla modifica del piano regolatore generale si fondava su una richiesta di convocazione con carattere di urgenza, primo firmatario Salvatore Castagnino, di una seduta consiliare nella quale l’Amministrazione potesse relazionare sullo stato dell’arte. In assenza di Castagnino, l’argomento è stato introdotto da Cetty Vinci che ha lamentato la non presenza dell’assessore e dei dirigenti competenti sulla materia. La ragione di questa convocazione urgente, ha detto Vinci, è dovuta al fatto che finora il consiglio comunale non ha avuto modo di trattare l’argomento.

La relazione è stata tenuta da Nunzio Navarra, capo del servizio Pianificazione del territorio. Il Prg, ha detto, è stato pubblicato nel settembre del 2007 e la legge prevede che la procedura di revisione parta 18 mesi prima della scadenza dei 5 anni. Si tratta di un passaggio finalizzato a rivedere soprattutto le aree destinate a servizi (principalmente strutture ospedaliere, scuole e parchi); a questo si aggiunga che, nello specifico, l’analisi del territorio risale a prima del 2004, quando il Prg fu approvato dal consiglio comunale. Nel novembre del 2013, la Giunta ha emesso una delibera in cui stabiliva gli indirizzi delle revisione del piano, che devono tenere conto soprattutto di due elementi: il mancato sviluppo demografico e la necessità di non consumare più altro suolo. Infine Navarra ha fatto riferimento a una nota inviata dall’Ufficio tecnico, lo scorso febbraio, ai presidenti del consiglio comunale e della commissione Urbanistica per evidenziare la difficoltà a procedere con la revisione, e quindi la necessità a ricorrere a consulenze esterne, a causa di attrezzature obsolete, di spazi non adeguati e di carenza di personale competente perché destinato ad altri compiti. Per la visione, ha concluso il funzionario, è stata impegnata una spesa di 600mila euro approvata dal ragioniere generale.

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