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Variante di bellezza, Legambiente interviene nel ricorso del Comune

Il Comitato regionale siciliano di Legambiente interviene nel ricorso del Comune di Siracusa avanti il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Catania, contro il decreto del dirigente generale dell’Assessorato regionale territorio e ambiente della Regione Sicilia che, il 15 ottobre scorso, ha annullato, per l’assenza della Valutazione Ambientale Stategica (VAS), la delibera del Consiglio Comunale di Siracusa (n. 118/2011) che adottava la variante urbanistica al PRG per la tutela delle coste (“variante della bellezza”).

Il collegio difensivo di Legambiente, composto dagli avvocati Corrado Giuliano, Nicola Giudice e Paolo Tuttoilmondo, con la consulenza della dottoressa Stefania Magnano che ha redatto l’atto, nel motivare la richiesta di annullamento del decreto dirigenziale, dichiara di non comprendere come una delibera comunale, che impedisce ogni tipo di costruzione in una determinata area precludendo, quindi, qualsiasi attività edilizia, possa avere come presupposto un parere, la VAS appunto, finalizzato a verificare alcune delle condizioni necessarie all’edificazione in un certo territorio. La VAS, si legge nell’intervento ad adiuvandum, non è effettivamente necessaria per quei piani (e relative modifiche) che elevano lo standard di tutela ambientale. Nella delibera n. 200/2009, la stessa Giunta regionale siciliana conferma questa tesi affermando che “sono escluse dalla procedura di VAS le varianti degli strumenti urbanistici generali relative alle norme tecniche di attuazione ed ai regolamenti edilizi comunali che non comportano un aumento di carico urbanistico”.

Il decreto di cui si chiede l’annullamento, secondo Legambiente, è poi in netto contrasto sia con il Piano paesaggistico provinciale, adottato nel febbraio 2012, che prevede il massimo livello di tutela per l’area in questione, sia con l’inserimento della riserva naturale orientata “Capo Murro di Porco e Penisola della Maddalena”, ricadente nello stesso sito, nel Piano Regionale dei parchi e delle riserve naturali (D.A. n. 970/91). È stato dunque lo stesso Assessorato Regionale Territorio e Ambiente della Regione Sicilia ad inserire l’area oggetto della delibera del Consiglio comunale nella riserva, proprio per tutelare l’interesse pubblico alla valorizzazione e fruizione dei beni con rilievo paesaggistico e ambientale.

I legali di Legambiente sottolineano, infine, come il dirigente generale sia giunto alla decisione di annullare l’atto del Consiglio comunale senza il necessario confronto con l’organo a cui è demandata la tutela paesaggistica, la Soprintendenza di Siracusa, assente al Consiglio regionale per l’urbanistica (CRU) del settembre 2015.

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