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Vermexio e gli avvisi di garanzia scomparsi

La vicenda legata alla “visita” fatta nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza al sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, seguita dall’acquisizione dei faldoni contenenti i documenti riguardanti la gara d’appalto per il servizio idrico dei comuni di Siracusa e Solarino, ha fatto scattare la ricerca affannosa della verità sulle notizie diffuse, sia a mezzo stampa “dal giornalista di turno”, così come da parte di personaggi del PD della fazione avversa a Giancarlo Garozzo, come anche da uomini politici qualificati e appartenenti alla “corrente” opposta all’interno dello stesso partito del primo cittadino, sulla consegna o meno di un avviso di garanzia da parte della polizia giudiziaria durante il breve incontro negli uffici del Vermexio sia al Sindaco, sia a un dirigente di settore del comune di Siracusa. Vi è dunque una guerra dichiarata nel partito di Renzi siracusano, che sottopone malamente al giudizio della pubblica opinione, con le solite notizie da diffondere al primo inciampo del nemico da combattere e all’occasione sconfiggere, e non importa come, l’importante è calunniare, distruggere, annientare; e così, come dei discepoli di Machiavelli, dove i nemici devono essere vezzeggiati o soppressi, nel PD siracusano si sono scoperte finalmente le carte nascoste, tanto da sentir parlare tra gli addetti ai lavori di prossima imminente tornata elettorale, compreso un breve brindisi presso un circolo di base dello stesso partito Democratico.

Tutta questa storia, che si deve considerare ancora di routine fino a prova contraria e fino all’ufficialità da parte della magistratura, per la verità è stata gestita da parte della squadra di governo della città in maniera “dubbiosa”, tanto da fare insospettire più del dovuto l’intera collettività, specie dopo le tante polemiche e le accuse a raffica arrivate dai consiglieri di opposizione, quando invece occorreva da subito, e occorre ancora, dichiarare candidamente la semplice e pura verità delle cose; il breve chiarimento fatto dal vice sindaco, Francesco Italia, dove si comunicava la semplice acquisizione degli atti da parte delle fiamme gialle, non ha placato gli animi dei franchi tiratori e il mormorio a vari livelli, popolo compreso che si è visto poco considerato di fronte alla ridda d’ipotesi che ha girato sul web in maniera veloce, così come nei crocicchi dei bar, nei salotti della politica e dell’economia, recriminando più del dovuto una semplice operazione di polizia giudiziaria dove la magistratura inquirente vuole vederci chiaro, peraltro già preventivamente annunciata dai tanti segnali di “fumo” certi e sicuri, come nei racconti degli indiani d’America.

C.A.

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