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Villa e pozzi Reimann: “Gravi inadempienze comunali”

Il 12 gennaio il Sindaco di Siracusa ha insediato la commissione dei Garanti per Villa Reimann adempiendo ad una precisa volontà che la gentildonna aveva affidato al suo testamento. Pensavamo che finalmente avesse imbroccato la strada della responsabilità ed avesse iniziato a credere alla necessità di intervenire pesantemente sulla Villa, al fine di  rilanciarla e riportarla ai fasti di una volta. La valenza e la competenza dei componenti nominati sembravano dare la giusta garanzia  a questi buoni propositi del Sindaco, e lasciavano e lasciano  supporre che mai  farebbero da foglia di fico a possibili deviazioni da questi impegni d’onore.

A distanza di mesi nessun’altra riunione si è svolta né tantomeno i garanti hanno potuto accedere compiutamente  alla documentazione richiesta per farsi  un’idea dei tanti punti critici del complesso Pianeta Reimann  su cui dover velocemente mettere mano.

Per muoversi  speditamente  nell’ambito delle loro responsabilità politiche, amministrative e penali, i nostri  vertici amministrativi  ed i Garanti designati dovrebbero rivedere quella convinzione, ribadita più volte dall’Amministrazione Comunale, con cui si vuole affidare alla Commissione compiti di gestione, contrari alle stesse volontà testamentarie della signora Christiane Reimann.

Difatti la Reimann donando l’intero suo patrimonio immobiliare alla Città di Siracusa ha espresso la volontà che ogni provvedimento che voglia disporre del suo patrimonio debba essere di esclusiva competenza del Consiglio Comunale e deve essere preceduto dalle determinazioni del Comitato dei Garanti, che è chiamato ad espletare, come disposto dall’Art 9 del testamento, soltanto il compito fondamentale di “vigilare e di opportunamente intervenire affinchè l’osservanza delle volontà testamentarie possa aver luogo in fedele interpetrazione delle medesime”.

Quindi non è tecnicamente possibile per la Commissione dei Garanti gestire alcunchè e giocoforza occorre ripristinare quel ruolo di gestore che il Consiglio Comunale ha inteso dare in carico all’Istituto  di Studi Siracusani-Villa Reimann, attualmente commissariato e che ha avuto, a suo tempo, conferito l’intero patrimonio della Gentildonna.

La stessa Christiane Reimann ha, tra le altre cose, richiesto espressamente nell’art 8 del suo testamento che il Comune “dovrà rendere pubbliche le risultanze dell’attività amministrativa del patrimonio  che dovrà essere condotta in forma autonoma e distinta da ogni altra”  e che “il Sindaco di Siracusa renda conto annualmente al Consiglio Comunale della attività amministrativa del patrimonio oggetto del testamento”

Purtroppo sono parecchi anni che a tal riguardo non viene compilato alcun bilancio e nessun Sindaco, anche l’attuale, si è mai sognato di ottemperare ad una così chiara disposizione testamentaria. Ma non è la sola. Difatti è stato annullato il capitolo di spesa che dovrebbe servire a far confluire i redditi ricavati dalla celebrazione in villa dei matrimoni ma sopratutto che avrebbe permesso di far confluire  quei  redditi che dovrebbero provenire dall’utilizzo dei  cosiddetti “pozzi Reimann” ubicati nel fondo rustico di Case Bianche e che approvvigionano di acqua potabile  tantissima parte della Città.  La stessa Reimann con la donazione al Comune  prescriveva specificatamente che il fondo Casebianche di circa 30,000 mq “saggiamente amministrato dovesse con il proprio reddito contribuire alle spese necessarie per il raggiungimento delle finalità indicate nel lascito” .

Quindi nessun alibi può essere accampato dietro le carenze finanziarie del Comune per le mancate manutenzioni ordinarie del Patrimonio.

Spetta al Sindaco porre rimedio a queste gravi inadempienze, spetta alla Commissione garantire che ciò avvenga e spetta ai Cittadini, in nome di Christiane Reimann, vigilare che l’uno e l’altra facciano il proprio dovere  e rispettino gli impegni d’onore assunti nei suoi confronti.

Marcello Lo Iacono

Coordinatore Save Villa Reimann

 

 

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