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Siracusa, prometteva la costruzione di cappelle al cimitero

Faceva credere di avere le autorizzazioni a costruire delle cappelle al cimitero, ingannando in questo modo le vittime. Il cerchio è stato stretto attorno ad un siracusano, per il quale è scattato una misura cautelare. La vicenda si riferisce al luglio dello scorso anno a seguito della denuncia per truffa aggravata e falsità materiale aggravata. A distanza di un anno i poliziotti della  Digos della Questura di Siracusa hanno notificato a Marco Fazzino, siracusano di 36 anni, l’ordinanza del Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Siracusa, Patricia Di Marco, con la quale viene disposta la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Siracusa.

Il Fazzino, mediante artifizi e raggiri, formava falsa documentazione amministrativa, afferente al rilascio, a vari soggetti, delle necessarie autorizzazioni per la edificazione di cappelle funebri all’interno del Cimitero di Siracusa.

In particolare, il quadro indiziario, raccolto a carico dell’indagato, ha fatto emergere che si faceva consegnare, da un commerciante e da un  professionista di Siracusa, la somma complessiva di 32 mila euro, per la edificazione di monumenti funebri, facendo credere loro di volturare pregresse autorizzazioni rilasciate a terzi soggetti, ignari del raggiro, esibendo alle vittime taluna documentazione, su carta intestata del comune di Siracusa, rilevatasi del tutto falsa.

Non potendosi escludere che tali truffe possano essere state messe in atto dal Fazzino nei confronti di altri ignari committenti, attesa la circostanza che lo stesso ha commesso i delitti contestati con abuso di relazioni di prestazioni d’opera, in quanto ha espletato l’attività di muratore all’interno del Cimitero di Siracusa, la Questura invita eventuali cittadini che abbiano avuto contatti  con l’indagato a denunciare eventuali truffe subite a loro danno.

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