Allarme vaccini antinfluenzali: sequestrati 15.650 dosi a Siracusa
15.650 dosi di vaccino antinfluenzale sono stati sequestrati nelle strutture sanitarie pubbliche. Sull’allarme vaccini antinfluenzali, dopo la registrazione di due decessi avvenuti uno ad Augusta e l’altro a Siracusa, è stata convocata oggi d’urgenza la Commissione regionale vaccini, un organismo multidisciplinare che analizzerà i dati per dare valutazioni anche a livello regionale. La sospensione di alcune partite di vaccini è avvenuta a scopo cautelativo mentre la campagna delle vaccinazioni prosegue, si rischierebbero davvero delle morti se fosse sospesa”.
Intanto, la Procura di Siracusa ha confermato l’esistenza di un’inchiesta sul caso per morte dopo una vaccinazione avvenuta ad Augusta il 7 novembre scorso. L’inchiesta era stata aperta a seguito della morte di un 70enne megarese, che ha avuto un improvviso arresto cardiaco dopo che il medico curante gli aveva somministrato un vaccino antinfluenzale. La magistratura ha disposto il sequestro del lotto di farmaci nell’ambulatorio e disposto l’autopsia, oltre che ad analisi tossicologici e virali sul farmaco. La Procura ha iscritto nel registro degli indagati il medico curante che ha potuto così nominare un perito di parte per partecipare all’autopsia. L’inchiesta della Procura di Siracusa mira ad accertare se ci siano collegamenti tra la morte dell’anziano e la somministrazione del farmaco, che potrebbe essere stata vittima di un infarto al miocardio. L’altro caso si è verificato nel capoluogo e la vittima è un’anziana di 87 anni dopo aver fatto il vaccino antinfluenzale.
«Ha fatto il vaccino dal medico curante, assieme alla moglie, che non ha avuto alcuna reazione, ed è deceduto meno di un quarto d’ora dopo». È la ricostruzione della morte del sessantottenne di Augusta, al centro dell’inchiesta della Procura di Siracusa, secondo il legale della famiglia dell’uomo, l’avvocato Beniamino D’Augusta che, annuncia, «si costituirà parte civile nell’eventuale processo». Secondo l’avvocato D’Augusta, il suo assistito «non aveva patologie che sconsigliavano la somministrazione del vaccino» e la «tempistica, meno di un quarto d’ora, sembra mettere in correlazione la somministrazione del farmaco e il decesso».
Il 68enne, dove avere fatto il vaccino, assieme alla moglie, è uscito dall’ambulatorio del medico per recarsi in auto in un vicino mercato. È stato colto da malore ed è tornato dal suo dottore, si è sdraiato sul lettino medico e non si è più ripreso.