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Caso Scieri, il ministro Pinotti apre uno spiraglio

“L’attenzione del ministro Pinotti verso caso di Emanuele Scieri apre uno spiraglio sulla possibilità di fare nuova luce attorno a una brutta pagina delle nostre forze armate e di soddisfare il desiderio di giustizia della famiglia”. Questo il commento del sindaco, Giancarlo Garozzo, alla notizia dell’incontro avvenuto ieri a Roma tra il ministro della Difesa e Isabella Guarino, la madre del militare di leva trovato morto nella caserma “Gamerra” di Pisa il 16 agosto del 1999.

“Dopo anni di silenzio – aggiunge il sindaco Garozzo – un esponente del governo nazionale mostra interesse per una vicenda rimasta misteriosa e che neppure i tribunali sono riusciti a chiarire. La richiesta di verità della famiglia Scieri è la stessa di tutta la comunità siracusana, che ha trovato espressione nelle iniziative dell’onorevole Sofia Amoddio, e le parole del ministro Pinotti ci danno nuova speranza”.

La stessa Ministra dell Difesa nel marzo scorso aveva chiamato la famiglia a distanza di quasi 15 anni da quando il corpo di Lele Scieri venne trovato privo di vita ai piedi della torretta dell’asciugatoio dei paracadute Due anni di inchieste, compresi due carabinieri infiltrati tra i militari e centinaia di testimonianze, esclusero ripetutamente la responsabilità di militari, nonostante la famiglia, come suo diritto, voglia indagare ancora: si sarebbe trattato di una morte presumibilmente accaduta accidentalmente durante un esecizio ginnico dell’aspirante allievo paracadutista Emanuele Scieri.

 

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