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Gulino (Pd): “Gettonopoli segna il fallimento del nuovo corso”

Dopo che la vicenda “gettonopoli” è assurta agli onori delle cronache nazionali e fuori tempo massimo, l’esecutivo provinciale del PD, coordinato dalla segretaria/consigliera Castelluccio, ha deciso di diramare un intempestivo comunicato stampa, con cui si afferma che “è dovere della politica intervenire” sulla vicenda. Sul tema, l’esecutivo, ha chiesto la convocazione di un’assemblea provinciale aperta, dimenticando che l’attuale assetto di tutti gli organismi provinciali del PD di Siracusa è il frutto di un congresso celebrato in violazione delle norme statutarie, delle più elementari regole democratiche e su cui pende ancora un ricorso innanzi alla commissione nazionale di garanzia del PD.

C’è di più. I tentativi, degli scorsi mesi, di trovare un accordo condiviso, al fine di dare un nuovo corso al PD di Siracusa, sono miseramente falliti, com’era prevedibile. Abbiamo assistito, a tal proposito, alle dichiarazioni di tutti gli attori politici in campo, che hanno rappresentato la mortificazione della politica. Tutti, in astratto, disposti a fare un passo indietro, per “ritrovare” quello spirito di unitarietà, che nel PD siracusano non c’è mai stato! Tutti, nel concreto, impegnati a proporre la soluzione, più conveniente per la propria parte politica, senza tralasciare opportunismi e personalismi di sorta. Su queste basi e con questi attori, alcuni da premio oscar, è stato impossibile trovare una soluzione.

Sarebbe questo partito, delegittimato sul piano etico e politico, che dovrebbe fornire indirizzi politici ai consiglieri comunali nell’occhio del ciclone? La stessa segretaria/consigliera – ampiamente contestata, oltre che per la vicenda congresso provinciale PD, anche per la “gettonopoli” siracusana in compagnia di altri consiglieri – vorrebbe forse dar consigli a se stessa ed ai suoi colleghi consiglieri?

Prima di dar consigli all’esterno, un partito ha innanzitutto il dovere di guardare al proprio interno. Un partito lacerato, come il PD siracusano, nelle mani di una classe politica dirigente minoritaria, settaria, autolatra e per niente lungimirante, non può rivolgere indirizzi politici ad alcuno.

Se davvero tutti gli attori in campo credono, come dicono, di dover dar voce ad “iscritti e simpatizzanti”, si concordino le dimissioni della segretaria contestata e si dimetta davvero, non soltanto nelle sue pubbliche enunciazioni; si vari un regolamento condiviso e si scelga il nuovo segretario con il sistema delle elezioni primarie aperte. Si dia voce al popolo del PD! Siano i cittadini a scegliere, democraticamente, il segretario provinciale del Partito, nonché i segretari dei circoli a partire da quello cittadino di Siracusa.

Tutto il resto è clamore politico, privo di contenuti veri e concreti, che servirà soltanto ad aumentare la disaffezione dei cittadini siracusani nei confronti del PD e della politica più in generale.

Tony Gulino  

Assemblea regionale PD Sicilia

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